Dopo la conclusione al Senato della discussione del Disegno di Legge sull’Istituzione della Commissione Nazionale per la Promozione e la Protezione dei Diritti Umani – al termine di un percorso complesso durato oltre dieci anni -, il Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani – rete di organizzazioni non governative italiane, di cui fa parte anche il CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità), nata nel 2002 per la creazione appunto di un’istituzione nazionale indipendente per i diritti umani – ha accolto con favore l’esito della votazione di Palazzo Madama e auspica, in una nota, «un’urgente calendarizzazione alla Camera della discussione del Disegno di Legge. Il segnale che riceviamo dal Senato – prosegue il comunicato – ci dà speranza rispetto all’impegno del nostro Paese in tema di diritti umani».
«L’Italia – dichiara Carola Carazzone, presidente del VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) e portavoce del Comitato – sebbene dal giugno scorso sia nuovamente membro del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, vive la grave anomalia, discussa in tutte le assise internazionali che riguardano il nostro Paese, di non essere dotata a livello nazionale di un’Istituzione indipendente conforme ai Principi di Parigi, relativi allo status delle Istituzioni Nazionali per i Diritti Umani e adottati dall’ONU il 20 dicembre 1993».
Il ruolo svolto dal Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani è stato altresì evidenziato dalla senatrice Maria Fortuna Incostante, uno dei relatori del Disegno di Legge: «C’è da ricordare – ha dichiarato infatti – che in Italia il mondo delle organizzazioni non governative e dell’associazionismo da tempo preme in questa direzione. Il Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani, network di ben ottantatré organizzazioni non governative, da dieci anni è specificamente impegnato per favorire l’istituzione di un organismo indipendente».
Il Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani rinnova dunque l’invito all’Italia ad affrontare la prossima fase del percorso del Disegno di Legge, prevedendo per altro un maggiore coinvolgimento della società civile, anche in sede di consultazione (come richiesto dai Principi di Parigi) e invita il Governo e il Parlamento a richiedere il supporto tecnico del Dipartimento Istituzioni Nazionali dell’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, per tenere conto delle migliori pratiche e delle esperienze già acquisite negli altri Paesi, in particolare europei, attraverso momenti di confronto, studio, analisi comparata e audizione di esperti internazionali. (S.B.)
Articoli Correlati
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Ciò che l'Italia dovrebbe fare per i bambini e i ragazzi, con e senza disabilità In vista del 20 novembre, Giornata Internazionale del Diritto dell'Infanzia e dell'Adolescenza, presentiamo un'ampia e approfondita analisi dedicata alle Osservazioni Conclusive e alle Raccomandazioni espresse nei confronti del nostro Paese…