Tecnologie al servizio della riabilitazione e dell’autonomia

«Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione contengono al giorno d’oggi un potenziale enorme di inclusione sociale e promozione dell’autonomia non solo per persone con bisogni speciali, ma per tutti. Al contempo, tuttavia, è fondamentale offrire agli utenti una valutazione super partes in merito agli ausili più indicati in una specifica situazione»: così Enzo Dellantonio, presidente della Cooperativa Sociale independent L di Merano, ha aperto i lavori dell’interessante convegno “Tecnologie assistive, salute e autonomia”, svoltosi in dicembre a Bolzano
Bolzano, convegno di independent l, dicembre 2019, intervento di Enzo Dellantonio
Enzo Dellantonio, presidente della Cooperativa independent L di Merano, durante l’intervento di apertura del recente convegno di Bolzano

«Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione contengono al giorno d’oggi un potenziale enorme di inclusione sociale e promozione dell’autonomia non solo per persone con bisogni speciali, ma per tutti. Al contempo, tuttavia, è fondamentale offrire agli utenti una valutazione super partes in merito agli ausili più indicati in una specifica situazione»: così, nel dicembre scorso, Enzo Dellantonio, presidente della Cooperativa Sociale independent L di Merano (Bolzano), ha aperto i lavori del convegno Tecnologie assistive, salute e autonomia, organizzato a Bolzano dalla stessa independent L, con il contributo dell’Ufficio Persone con Disabilità della Provincia Autonoma di Bolzano (se ne legga anche la presentazione sulle nostre pagine).

In quale modo le evoluzioni tecnologiche più recenti possono contribuire a promuovere la qualità della vita, le possibilità di comunicazione, l’inclusione sociale di tutti e in particolare delle persone con delle limitazioni funzionali, in conseguenza di gravi lesioni o di patologie degenerative? E come può l’organizzazione dei servizi di assistenza e cura sfruttare il potenziale implicito in queste innovazioni?
A queste domande si è soprattutto tentato di rispondere durante il convegno, approfondendo in primo luogo lo stato dell’arte e le prospettive future nel campo delle cosiddette “tecnologie assistive” (Assistive Technologies), con le quali, va ricordato, si intende l’insieme di ausili tecnologici (dispositivi e software) che facilitano la comunicazione e le attività della vita quotidiana a casa, a scuola, al lavoro o nel tempo libero. Per mezzo di esse, possono essere mantenute, rinforzate o riattivate le abilità di persone con disabilità, consentendo a queste ultime di eseguire operazioni altrimenti impossibili oppure fattibili solo con grandi difficoltà.

Di fronte dunque a un folto pubblico costituito da addetti ai lavori dei servizi sociosanitari, da rappresentanti delle Istituzioni e di organizzazioni del territorio, oltreché da numerosi cittadini interessati al tema, si sono confrontati medici specializzati nella riabilitazione, ingegneri e tecnici delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ed esperti di ausili.
E per l’occasione sono stati discussi anche gli aspetti normativi che fungono da riferimento per la prescrizione degli ausili, considerando le relative Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltreché facendo il punto sull’applicazione nella Provincia di Bolzano del Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili, aggiornato all’inizio del 2017 insieme ai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), con importanti novità in termini di prodotti prescrivibili nel quadro del Sistema Sanitario Nazionale.

Ampio spazio, quindi, si è dato ad alcune  promettenti metodologie di riabilitazione da lesioni del sistema nervoso che sfruttano, ad esempio, la realtà virtuale, per promuovere la riacquisizione della funzionalità degli arti.
E ancora, sono stati presentati i risultati di studi che hanno sperimentato l’impiego delle cosiddette “interfacce cervello-computer” (BCI – Brain Computer Interface), per consentire di comunicare e di controllare dispositivi protesici e assistenziali anche a persone che hanno perso le abilità motorie, potenziando nel contempo le efferenze neuronali e migliorando le interazioni tra sistema nervoso e ambiente.

Uno spazio specifico hanno avuto quindi le misure di Ambient Assisted Living (AAL) e la domotica, ovvero l’uso di tecnologie atte a gestire gli impianti della casa e dispositivi specifici, soprattutto nella prospettiva di garantire alle persone anziane o con disabilità una maggiore autonomia, un’accresciuta sicurezza e un più accurato monitoraggio delle condizioni di salute.
E da ultimo, ma non ultimo, è stato presentato i-LAB, laboratorio domotico allestito presso la sede di Merano di Independent L., in continuità con il servizio di consulenza sugli ausili fornito dalla Cooperativa Sociale. In esso si svolgeranno sessioni di training per gli utenti finali e attività formative per caregiver e personale socio-sanitario.

«In riferimento agli aggiornamenti introdotti dall’attuale elenco di servizi (LEA) – ha dichiarato il direttore generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige Florian Zerzer, concludendo i lavori del convegno – stiamo investendo per garantire un’accurata appropriatezza prescrittiva degli ausili. A tal proposito apprezziamo molto la collaborazione con il centro di competenza independent L., sia rispetto al passato che al futuro». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@independent.it.

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