Lavoro, disabilità e Centri per l’Impiego: ci mancavano solo i disservizi!

In un quadro, infatti, in cui un’accettabile occupazione lavorativa delle persone con disabilità resta un traguardo del tutto lontano, è grave dover registrare la denuncia dalle componenti laziali dei sindacati CGIL, CISL e UIL, che segnalano il perdurare da alcuni mesi di una situazione di disservizio nel settore del collocamento mirato del SILD (Servizio Inserimento Lavoro Disabili)-Centro per l’Impiego di Roma, ciò che rende ulteriormente difficile fare incontrare le eventuali offerte di lavoro con la domanda proveniente dalle persone con disabilità

Persona con disabilità a uno sportello«Siamo venuti a conoscenza di una grave condizione di disservizio del settore del collocamento mirato del SILD (Servizio Inserimento Lavoro Disabili)-Centro per l’Impiego di Roma, che perdura da tempo. Ci risulta cioè che dallo scorso mese di ottobre ci siano problemi nel sistema Match, cioè non sia visibile la banca dati e conseguentemente sia impossibile l’incrocio tra domanda e offerta. La finalità che si prefigge il sistema è quindi irraggiungibile, lo strumento che Match rappresenta è allo stato attuale bloccato ed è impossibile procedere alla chiamata, coniugando le necessità delle aziende con le competenze dei lavoratori».
La denuncia proviene dalle componenti laziali dei sindacati CGIL, CISL e UIL, che hanno indirizzato in tal senso una lettera all’assessore regionale al Lavoro Claudio Di Berardino, a Marco Noccioli della Direzione Regionale Lavoro e ad Andrea Fusco dell’Area Decentrata Centri per l’Impiego, chiedendo «un incontro per conoscere lo stato dell’arte e le eventuali soluzioni correttive immediate finalizzate a risolvere la preoccupante situazione che, insieme ad altre ulteriori questioni che abbiamo iniziato a trattare ai tavoli di confronto, rendono inesigibile il diritto al lavoro e ad una vita autonoma per le persone con disabilità. Si parla infatti di un servizio specifico che si rivolge a cittadini con particolari difficoltà e che con altrettanta difficoltà riescono ad accedere in misura minima al mondo del lavoro».

Il progetto Match, va ricordato, è una piattaforma informatica rivolta alle persone con disabilità, nata per fare incontrare le domande e le offerte di lavoro, “incrociando” due banche dati, da una parte quella delle persone con disabilità iscritte, dall’altra quella dei fabbisogni professionali dei datori di lavoro privati.

«Sappiamo comunque – prosegue la lettera delle organizzazioni sindacali – che i dipendenti hanno continuato quotidianamente con le interviste alle aziende e con i colloqui agli utenti, per non trascurare questa opportunità, non vanificare il lavoro di anni e rendere esigibile, non appena sarà risolto il problema, il collocamento mirato e la possibilità di inclusione lavorativa per le persone con disabilità».
«Inoltre – si aggiunge ancora – come riferito da una nota pubblicata a novembre sul portale RomaLabor, non sono visibili le offerte di lavoro per i lavoratori che hanno i requisiti e quindi non è possibile procedere alla preselezione. Coloro che sono stati informati della problematica possono partecipare alle offerte di lavoro solo recandosi fisicamente ai Centri per l’Impiego e leggere gli avvisi cartacei. Tutti coloro, invece, che non possono fisicamente recarsi negli uffici o che non abbiano letto quella nota per un qualsiasi motivo, sono esclusi dalla partecipazione, con la conseguenza che molte offerte rimangono deserte». (S.B.)

Ringraziamo Sandro Paramatti per la collaborazione.

Per ulteriori informazioni: regionale@lazio.cgil.it; segreteria1@cisllazio.it; reglazio@uillazio.it.

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