È una vera e propria forma di “mobilitazione telematica”, assai più di una semplice petizione, quella lanciata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dalla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), le organizzazioni cui fa riferimento la stragrande maggioranza delle associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie nel nostro Paese.
No al taglio dell’assistenza! Fermiamoli con una firma! è la lettera-appello che accompagna l’iniziativa – della quale presentiamo qui di seguito il testo integrale – vera e propria «chiamata a raccolta non solo per tutti gli aderenti delle due Federazioni, ma anche, al di là delle sigle e degli schieramenti, per ogni persona con coscienza civile che abbia a cuore il futuro dell’Italia e la sua coesione sociale».
Tutti i nostri Lettori che vorranno aderire all’appello e inviare la loro protesta alla Presidenza del Consiglio, al Ministro dell’Economia, a quello del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai Capigruppo Parlamentari del Senato e ai Segretari dei Partiti Politici, lo potranno fare accedendo al semplice modulo predisposto per l’occasione nel sito della FISH e raggiungibile cliccando qui.
«Nella caotica ed incerta situazione che avvolge la discussione sulla Manovra bis, una sola decisione sembra intoccabile: la riforma fiscale e assistenziale che consenta di drenare 40 miliardi in tre anni dalle tasche delle famiglie e dai servizi alle persone.
La riforma dell’assistenza che è necessaria nel nostro Paese non è certo quella che il Governo propone. Servizi migliori, più efficienti e vicini ai diritti e ai bisogni delle persone, moderni e volti all’inclusione anziché alla segregazione, sono lontanissimi dalla volontà di chi intende comprimere ancora l’assistenza sociale, piegandola alle esigenze di cassa, sacrificandola per evitare di assumere decisioni che possano disturbare altre e più forti categorie di cittadini.
Le Federazioni delle associazioni delle persone con disabilità (FAND e FISH), rifiutano recisamente questa ipotesi che prelude al confinamento e all’esclusione di disabili, bambini in difficoltà, non autosufficienti.
Le Federazioni, coscienti del momento politico, avanzano una sola richiesta: sganciare la riforma assistenziale da ogni automatico vincolo pregiudiziale di cassa fissato dalla Manovra di luglio (Legge 111) e drammaticamente confermata da quella in discussione. Non si faccia cassa sui servizi alle persone!
Le Federazioni chiamano a raccolta non solo tutti gli aderenti, ma anche, al di là delle sigle e degli schieramenti, ogni persona con coscienza civile che abbia a cuore il futuro del nostro Paese e la sua coesione sociale. Chiedono a tutti di supportare e rafforzare la loro azione politica, e le altre proteste simili diffuse in tutta Italia, facendo sentire la voce di ognuno.
Abbiamo predisposto un semplice modulo che consente ad ognuno di aderire all’iniziativa, inviando automaticamente la conseguente protesta alla Presidenza del Consiglio, ai Ministri dell’economia e del Lavoro e ai diversi responsabili delle Commissioni parlamentari coinvolti nella discussione.
Non ci sarà mai crescita in un Paese insensibile a chi è rimasto o può rimanere indietro!
FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità)
FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)».