«Un’emergenza sanitaria senza precedenti – si legge in una nota diffusa dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) – ha cambiato le priorità di tutti noi; abbiamo visto cadere molte delle nostre certezze, soprattutto in tema di salute e prevenzione. Con senso di responsabilità verso le persone con sclerosi multipla e i 13.000 volontari che ci accompagnano in ogni evento, ma anche verso tutti i nostri sostenitori, abbiamo ritenuto necessario fermare l’evento Bentornata Gardensia, in programma prima dal 6 all’8 marzo, e poi rinviato ai giorni dal 20 al 22 marzo».
Basata sulla donazione di piante di gardenia e ortensia, Bentornata Gardensia è la manifestazione che da diversi anni è diventata per l’AISM una grande occasione di sensibilizzazione, informazione e raccolta fondi sulla sclerosi multipla, in coincidenza con la Festa della Donna dell’8 marzo, per ricordare che la sclerosi multipla è una patologia soprattutto femminile. In Italia, infatti, ben sei donne ogni giorno ricevono una diagnosi di sclerosi multipla (più del doppio rispetto agli uomini), con la quale dovranno convivere per il resto della vita.
Fermando questo evento, però, le persone con sclerosi multipla pagano doppiamente i danni causati dal coronavirus.
«Senza Bentornata Gardensia – sottolineano infatti dall’AISM – verranno a mancare 3 milioni e mezzo di euro, tutti fondi destinati sia all’assistenza alle persone con sclerosi multipla, erogata dalle nostre cento Sezioni, sia alla ricerca scientifica, che negli ultimi decenni ha fatto registrare tanti progressi, portando a nuovi trattamenti in grado di rallentare la progressione della malattia e rendendo possibile una migliore qualità di vita delle persone colpite».
«Ma non ci abbattiamo – proseguono dall’Associazione – e andiamo avanti ora ancora più forti, a far fronte all’emergenza, ricordando che le persone con sclerosi multipla in questi giorni sono tra le più deboli, essendo innanzitutto maggiore per loro il rischio di contagio, poiché la malattia viene curata con immunosoppressori. Ma non solo: essi devono affrontare, insieme ai loro familiari, i tanti problemi dall’accesso ai farmaci e alle cure, della gestione del lavoro, con il rischio di trovarsi in situazioni in cui si rimane da soli, essendo la rete sanitaria e socio-assistenziale concentrata sulla gestione di altre, più legittime, priorità».
In questi giorni, dunque, le varie Sezioni AISM sul territorio sono aperte, ma il loro impegno è dedicato all’emergenza. Sono sospese infatti le attività ordinarie, salvo quelle sanitarie, come quelle di riabilitazione. Per quanto poi riguarda i trasporti delle persone, continuano ad essere disponibili, ma per non più di una persona alla volta. Sono stati mantenuti, inoltre, i servizi necessari, anche per compagnia, per chi è isolato e ha bisogno di una voce amica. A tal proposito è sempre attivo il numero verde AISM 800 803028. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa e Comunicazione AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.
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