«Trova i luoghi accessibili alle sedie a rotelle con Google Maps», è questo l’accattivante invito col quale Google, in occasione della recente Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Accessibilità, celebratasi il 21 maggio, ha presentato la nuova funzione di Google Maps denominata Accessible Places (“luoghi accessibili”).
Ad illustrare la novità è stata Sasha Blair-Goldensohn, ingegnera informatica, e donna con disabilità motoria dal 2009, che ben conosce la frustrazione che provano le persone con disabilità quando si recano in nuovi posti e rimangono bloccate fuori, o scoprono di non potersi sedere accanto ai propri familiari, o di non poter accedere al bagno. «Un’esperienza fin troppo familiare a 130 milioni di utenti in sedia a rotelle in tutto il mondo – afferma – e agli oltre 30 milioni di americani che hanno difficoltà a usare le scale».
Ebbene, la funzione “luoghi accessibili” consente di fare proprio questo: sapere in anticipo se i luoghi nei quali si intende recarsi presentano barriere oppure no per persone anziane, persone che si spostano in sedia a rotelle, oppure col deambulatore, o che hanno un passeggino al seguito.
Per attivare la funzione, attualmente disponibile su Android e iOS, è sufficiente andare sulle impostazioni e selezionare la voce Luoghi accessibili, quindi nelle successive ricerche Google Maps provvederà a segnalare l’accessibilità di luoghi come farmacie, drogherie, bar, ristoranti, cinema, musei ecc. e i relativi servizi offerti (ad esempio, la presenza di servizi igienici e parcheggi per persone con disabilità ecc.). L’applicazione segnala anche quali luoghi non sono accessibili.
Ad oggi Google Maps ha informazioni sull’accessibilità in sedia a rotelle di oltre 15 milioni di luoghi in tutto il mondo. Inoltre si sta lavorando per implementare un aggiornamento che consenta anche agli utenti che utilizzano i dispositivi iOS di incrementare facilmente le informazioni sull’accessibilità dei luoghi, unendosi così ai milioni di utenti Android che hanno condiviso questo tipo di informazioni su Maps.
Per ora il servizio è stato attivato negli Stati Uniti, in Australia, in Giappone e nel Regno Unito, ma è prevista la distribuzione anche in altri Paesi. (Simona Lancioni)
La presente nota è già apparsa nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripresa, con minimi adattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.
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