Una fiera-evento per cambiare la cultura della disabilità

Sarà una fiera molto particolare, "ReaTech Italia - Accessibilità Inclusione Autonomia", prevista dal 24 al 27 maggio 2012 a Milano, perché al di là della dimensione commerciale, pure esistente, si propone anche l'obiettivo di contribuire concretamente a una società accessibile, capace di includere tutti e di consentire a chiunque un progetto di vita autonoma. Grande interesse per l'evento è stato espresso anche da Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), che in fase di presentazione ha parlato di "ReaTech" come di un possibile «luogo di consapevolezza, per fare incontrare e dialogare le Istituzioni, il Profit e il Non Profit, abbattendo compartimentazioni che ci impediscono di fare sistema e che alimentano la frammentazione di questo nostro mondo»

Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera MilanoCome avevamo annunciato nei giorni scorsi (se ne legga cliccando qui), è stata presentata a Milano la prima fiera evento sulla disabilità, denominata ReaTech Italia – Accessibilità Inclusione Autonomia, prevista presso la Fiera di Milano Rho, e su iniziativa di quest’ultima, dal 24 al 27 maggio 2012.

«ReaTech – ha spiegato durante la conferenza stampa Enrico Pazzali, amministratore delegato della Società Fiera Milano – è una fiera molto particolare. Ha evidentemente una dimensione commerciale, alla quale però affianca l’ambizione di diventare un’opportunità di integrazione sociale e un contributo alla diffusione della cultura della disabilità, che manca, ma è il presupposto di una reale valorizzazione della ricchezza per la società rappresentata dai disabili. In certo modo questa iniziativa rientra anche in una riflessione generale, che i tempi rendono quanto mai necessaria: la consapevolezza del fallimento del fine ultimo e unico del profitto finanziario e la necessità di ridare spazio a un’etica dell’economia».
«Ma non c’è solo questo – ha proseguito Pazzali -, ReaTech, infatti, è anche il primo caso di una manifestazione che Fiera Milano importa dall’estero, per l’esattezza dalla sua controllata brasiliana Cipa, che ormai da diversi anni organizza una mostra per disabili di grande successo».
«Bisogna rompere lo schema che queste tematiche riguardino soltanto alcune persone e un evento del genere può aiutare in tal senso», ha aggiunto l’assessore regionale alla Famiglia, alla Conciliazione, all’integrazione e alla Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, sottolineando come in Lombardia siano «365.000 le persone in condizioni di disabilità».

ReaTech, dunque, intende rivolgersi alle persone con disabilità e alle loro famiglie, ma anche a tutti coloro che operano nel campo della disabilità e della riabilitazione, nei diversi ruoli: istituzioni e associazioni, produttori e distributori di ausili, operatori del turismo accessibile, mondo dello sport, operatori sanitari, pedagogisti e ricercatori.
L’obiettivo – come risulta chiaramente anche dalle parole di Enrico Pazzali – è quello di contribuire a una società completamente accessibile, capace di includere tutti e consentire a chiunque un progetto di vita autonoma.
In tal senso, accanto alle tradizionali “aree espositive”, articolate in settori specifici, vi saranno numerosi convegni, workshop e iniziative formative, oltre ad aree dedicate allo sport, al turismo e al tempo libero.

L’iniziativa è stata accolta con grande interesse anche dal mondo associativo, che ha ribadito il proprio sostegno attraverso Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che durante la presentazione ha dichiarato: «Per la prima volta affianchiamo la nostra Federazione a un’iniziativa fieristica e lo facciamo perché non si tratta semplicemente di un evento fieristico, ma anche di un luogo di consapevolezza, per fare incontrare e dialogare le Istituzioni, il Profit e il Non Profit, abbattendo compartimentazioni che ci impediscono di fare sistema e che alimentano la frammentazione di questo nostro mondo».
Valutazioni simili sono state espresse poi da Walter Ferrari, presidente dell’ANMIL Lombardia (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), che ha voluto sottolineare «la concretezza di un progetto che si propone di dare risposte ai disabili e alle famiglie in un’ottica di  inclusione e autonomia in ogni settore della vita personale e sociale».
Stefano Venturini, infine, amministratore di Guidosimplex, si è soffermato sull’importanza di una manifestazione in grado di valorizzare l’eccellenza dell’offerta italiana di ausili e servizi per le persone con disabilità. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Fiera di Milano, Sergio Pravettoni (tel. 02 49977428, sergio.pravettoni@fieramilano.it); Fabio Pandolfini (tel. 02 49977676, fabio.pandolfini@fieramilano.it).
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