«Il principio Leave no one behind [“Non lasciare nessuno indietro”, N.d.R.] – sottolineano da CBM Italia – è la promessa centrale e trasformativa dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: esso impegna l’Italia, così come tutti gli altri Paesi, ad affrontare discriminazioni e diseguaglianze che minano i diritti di ciascuno, inclusi quelli delle persone con disabilità».
«L’esperienza del Covid 19 in Italia – aggiungono però da quella che è la componente nazionale dell’organizzazione umanitaria impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo – ha messo drammaticamente in luce come in tempi di crisi, tra barriere comportamentali e istituzionali, i diritti delle persone con disabilità siano stati gli ultimi a ricevere attenzione. Quali lezioni impara dunque la cooperazione internazionale italiana dall’emergenza Covid-19 vissuta nel nostro Paese? Quale impegno sta mettendo in campo per evitare che i progressi fatti negli ultimi quindici anni per l’inclusione delle persone con disabilità siano dispersi nel momento dell’emergenza e del post-emergenza?».
A tali quesiti si cercherà di rispondere durante il seminario in rete (webinar) in programma per il pomeriggio del 15 luglio, intitolato “Leave no one behind” ai tempi del Covid-19. Dialogo su disabilità e cooperazione internazionale, organizzato dalla stessa CBM Italia, per offrire un momento di confronto, a partire appunto dall’esperienza delle persone con disabilità in Italia, esplorando la prospettiva di diversi soggetti di cooperazione internazionale italiani attivi nella tutela dei diritti delle persone con disabilità all’estero.
Moderati da Massimo Maggio, direttore di CBM Italia, vi parteciperanno Enrico Mantegazza, vicepresidente della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap); Francesco Giulietti, coordinatore Paese per CBM Etiopia; Vincenzo Racalbuto, titolare della sede dell’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) di Khartoum in Sudan; Francesca Ortali, responsabile dei Progetti all’Estero dell’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau); Mina Lomuscio, referente per la Disabilità nell’AICS). (S.B.)
Per registrarsi al webinar, sulla piattaforma Zoom, accedere a questo link. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Anita Fiaschetti (anita.fiaschetti@cbmitalia.org).
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