Il Consiglio Europeo sta definendo in queste settimane il Disegno di Legge sui Fondi Strutturali 2007-2013, vale a dire su uno dei più importanti strumenti finanziari europei il cui uso può certamente permettere, tra l’altro, il miglioramento della qualità della vita delle persone svantaggiate e delle loro famiglie.
In particolare oggi, 17 febbraio, il Gruppo di Lavoro che si occupa del Regolamento Generale dei Fondi Strutturali discuterà l’articolo 51, molto importante per le organizzazioni delle persone con disabilità.
«Alcuni membri dell’European Disability Forum (EDF) – segnala in una nota ufficiale il CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità) – hanno espresso commenti preoccupati su tale articolo poiché l’attuale formulazione, proposta dalla Presidenza inglese, impedirà, se non ai fondi pubblici, di partecipare al cofinanziamento dei vari progetti, escludendo sostanzialmente le organizzazioni non governative (ONG) e quelle no-profit».
Era stato del resto lo stesso Parlamento Europeo, nelle sue raccomandazioni al Regolamento Generale sui Fondi Strutturali (votate in Assemblea Plenaria il 6 luglio 2005), a sottolineare che il calcolo della quota di cofinanziamento dei Fondi stessi «non avrebbe dovuto pregiudicare la partecipazione delle ONG e delle organizzazioni no-profit».
Ma il testo proposto ha ignorato tale richiamo, rendendo quindi necessaria una modifica – possibile proprio oggi – per la quale sta appunto lavorando l’European Disability Forum, firmatario di una lettera in tal senso, assieme ad ECAS (European Citizen Action Service), EFC (European Foundation Centre), SocialPlatform e CEP CMAF(Conférence Européenne Permanente des Coopératives, Mutualités, Associations et Fondations).
A parere del CND, «è molto importante che tale lettera venga sottoscritta da quante più associazioni e cittadini possibili, facendo anche conoscere questa posizione alle nostre Autorità Nazionali impegnate nella negoziazione dei Fondi Strutturali. Questo potrebbe permettere al nostro punto di vista di emergere, sperando di ottenere un risultato positivo per tutto il movimento delle persone con disabilità».
(S.B.)
Il testo della lettera sottoscritta dall’EDF e dalle altre organizzazioni e inviata al Gruppo di Lavoro del Consiglio Europeo si può invece vedere cliccando qui.
Coloro i quali lo sottoscrivano possono inviarlo a:
Italy Permanent Representation Michele Esposito, Regional Policy, Economic and Social Committee, polreg@rpue.it oppure ces@rpue.it
Articoli Correlati
- Un passo avanti, due passi indietro? Profonda delusione era stata espressa dal presidente dell'EDF (European Disability Forum), Yannis Vardakastanis, al momento dell'adozione da parte della Commissione Europea di una bozza di direttiva sulla non discriminazione per…
- Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità «Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo - scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore - verrà rafforzata la voce delle persone…
- L'EDF e le politiche europee In un recente incontro, Carlotta Besozzi, direttore dell’EDF (European Disability Forum), ci ha spiegato le funzioni di questa importante realtà associativa, proponendo anche un’analisi delle politiche europee in ambito di…