“Accarezza l’Arte 2020”: “Il divino al femminile”

Sarà il tema del “Divino al femminile” al centro della quarta edizione di “Accarezza l’Arte”, mostra tattile in programma per il 12 settembre a Prato, nata da un’idea dell’artista Antonella Nannicini, con la sua Associazione di Promozione Sociale Arcantarte, «per dare la possibilità di conoscere le opere toccandole, considerando che la scultura è l’espressione artistica che più di tutte beneficia del contatto fisico». L’iniziativa si avvale anche quest’anno del patrocinio, tra gli altri, dell’UICI di Prato (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti)
"Accarezza l'Arte 2020": "Il divino al femminile"
L’immagine-simbolo scelta per la mostra di Prato

Sabato 12 settembre, nella tradizionale sede del Cortile di Palazzo Vaj a Prato (Via Pugliesi, 26, ore 9.30-19), è in programma la quarta edizione della mostra tattile denominata Accarezza l’Arte, nata, come avevamo riferito a suo tempo, da un’idea dell’artista Antonella Nannicini, con la sua Associazione di Promozione Sociale Arcantarte, «per dare la possibilità di conoscere le opere toccandole, considerando che la scultura è l’espressione artistica che più di tutte beneficia del contatto fisico».
«Questo progetto – spiega la stessa Nannicini – consiste sostanzialmente in un approccio all’esplorazione tattile, forma di conoscenza che si attua “leggendo” le opere d’arte con le mani, un percorso percettivo-sensoriale pensato per le persone non vedenti e ipovedenti, ma anche per tutti gli altri, in quanto coinvolge, oltre la vista, anche gli altri sensi».

Realizzata in collaborazione con l’Associazione Industriale e Commerciale dell’Arte della Lana, la mostra sarà centrata sul tema del Divino al femminile e dedicata ad Alessandro Pasquini, già direttore del Museo Civico di Prato, precocemente scomparso nel 2000, i cui studi sui simboli e i segni del mondo arcaico, sull’araldica, sul divino al femminile e sulle città medioevali appaiono nei «Quaderni del Museo Civico di Prato» da lui stesso ideati.

In apertura della mostra, dunque – che prevede l’esposizione di sculture di Salvatore Cipolla, Graziella Elmi e Antonella Nannicini – sono in programma le letture teatralizzate Grande Dea e Nostra Signora, a cura di Gionni Voltan, tratte dai citati «Quaderni del Museo Civico di Prato», cui seguirà il ricordo di amici e collaboratori di Pasquini.
In continuità poi, con il ricordo di Alessando Pasquini, domenica 13 settembre, al Castello dell’Imperatore, vi sarà il racconto del progetto museale realizzato in tale struttura, con il recupero di tre torri realizzato nel 1997 e l’allestimento con sculture di Salvatore Cipolla e modelli lignei.
Tale incontro sarà curato da Maria Pia Fiaschi e Antonella Nannicini, all’epoca rispettivamente progettista e direttrice dei lavori dell’intervento di recupero, oltreché esse stesse collaboratrici del progetto museale di Pasquini.

La mostra si avvarrà del patrocinio del Comune di Prato, dell’UICI della città toscana (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e del locale Ordine degli Architetti di Prato, oltreché della collaborazione di BartArte e Bartolozzi Tappeti. (S.B.)

Nel rispetto delle norme anti-Covid, la partecipazione (a contributo libero), prevede la prenotazione obbligatoria, scrivendo a arcantarteaps@gmail.com.

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