«La storia dei servizi per le persone con disabilità ha attraversato, fino alla metà degli Anni Settanta, un’epoca di sostanziale mutismo: gli istituti, grandi e affollati, svolgevano il loro compito di contenimento nel silenzio della comunità. Oppure erano le famiglie che si facevano carico in silenzio (ed a volte con vergogna) del loro congiunto. Poi pian piano sono arrivate le parole: richieste d’aiuto, domande di servizi più umani, desideri espressi. E soprattutto storie, racconti e descrizioni, che non potevano non scuotere il sistema dei servizi stessi. Da una parte le grandi riforme, come quella dell’inclusione scolastica, dall’altra la nascita e lo sviluppo di servizi: percorsi di inserimento lavorativo, i centri socioeducativi, l’intervento domiciliare, la deistituzionalizzazione. Si sono progressivamente imposte parole come “progetto educativo individualizzato”, “educazione permanente”, “inclusione sociale”, “presa in carico integrata”. Ad esse corrispondevano servizi, percorsi, organizzazioni, investimenti. Oggi? Abbiamo l’impressione di essere in un altro momento di passaggio cruciale: perché abbiamo le parole giuste, ma ad esse non corrisponde più una realtà, che possa dare concretezza al loro senso profondo, basato sul riconoscimento dei diritti della persona con disabilità ad una vita qualitativamente buona ed affine a quella di tutte le altre persone. Silenziose avanzano altre parole, che probabilmente erano le stesse del passato. Economie di scala. Contenimento della spesa. Irrecuperabilità. Priorità diverse. Ma c’è un po’ di pudore a pronunciarle. Le si lascia agire, scaricando tutta la contraddizione sui servizi stessi. Per un Gruppo come il nostro, che nel 2020 festeggia 40 anni, e che ha attraversato da dentro tutto questo percorso, facendosi fin dall’inizio compagno di viaggio di tante persone con disabilità intellettiva e delle loro famiglie, questa riflessione ci sembra irrinunciabile».
Con questo brano tratto dall’introduzione del volume, aveva presentato, nella primavera scorsa, Persone con disabilità. Politiche, sostegni, interventi, servizi, la più recente fatica editoriale data alle stampe dal Gruppo Solidarietà di Moie di Maiolati Spontini (Ancona), nella quale si prosegue una riflessione già ben avviata dall’organizzazione marchigiana, sulle politiche e i servizi rivolti alle persone con disabilità, in particolare con i precedenti Disabilità complessa e servizi. Presupposti e modelli del 2016 e Disabilità e progetto di vita. Contrastare la re-istituzionalizzazione dei servizi del 2018.
Ora è in programma per il pomeriggio di venerdì 16 ottobre (Biblioteca La Fornace di Moie di Maiolati, ore 17.15) una prima presentazione pubblica del libro, «i cui contributi – come viene sottolineato dal Gruppo Solidarietà – sono stati scritti prima dell’emergenza coronavirus, offrendo già, tuttavia, importanti spunti di riflessione riguardo alle politiche e ai i servizi. La presentazione del 16 ottobre, pertanto, darà l’opportunità di riprendere alcuni dei temi trattati, cercando anche di rileggerli alla luce degli eventi di questi mesi».
Nel dettagio va ricordato che nella prima parte di Persone con disabilità – che si avvale dei contributi di figure ben note e autorevoli, quali Andrea Canevaro, Natascia Curto, Carlo Francescutti, Fausto Giancaterina, Dario Ianes, Cecilia Marchisio, Roberto Medeghini, Giovanni Merlo, Salvatore Nocera, Vittorio Ondedei e Marisa Pavone – si riflette su come sia possibile arrivare compiutamente a un superamento del modello assistenziale, nella direzione di un modello dei diritti, che faccia discendere le risposte pratiche e operative dalla realtà dei bisogni e dei desideri della persona.
«Ad esempio – chiedono e si chiedono dal Gruppo Solidarietà – è possibile affrontare senza retorica il tema della personalizzazione degli interventi, mettendolo in relazione con il quadro reale dell’offerta territoriale? O immaginare il progetto di vita come una rete di sostegni, costruita assieme alla famiglie e ai servizi? O ancora, rendere effettiva quella che chiamiamo “presa in carico”?».
Nella seconda parte, invece, il libro riprende e approfondisce il tema dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, tracciandone la storia e riflettendo sul perché ancora oggi resista il modello dell’educazione separata attraverso le “scuole speciali”.
«Non ci sono soluzioni semplici – concludono i curatori del libro -, perché parliamo e ci occupiamo di persone e organizzazioni, e la complessità è connaturata ad entrambi. Il nostro auspicio, quindi, è che attraverso la riflessione e il confronto, vengano sempre più a crescere e svilupparsi pratiche inclusive, basate sui diritti delle persone, senza facili scorciatoie o colpevoli riduzioni». (S.B.)
Gruppo Solidarietà (a cura di), Persone con disabilità. Politiche, sostegni, interventi, servizi, Castelplanio 2020, 104 pagine. Per ulteriori informazioni: grusol@grusol.it.
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