Una staffetta di lettura, per dare voce a chi della vista ha fatto un’arte

«Molto più che un fatto fisico, vedere è un’arte che implica la capacità di sentire con le mani, coi piedi e la pelle, che richiede intuizione, immaginazione, empatia e coraggio, esortandoci a smontare i pregiudizi con i progetti, con le risate e coi sogni»: così l’Associazione Noisy Vision presenta la staffetta virtuale di lettura promossa per domani, 8 ottobre, Giornata Mondiale della Vista, che vedrà quattro propri soci dare voce ad altrettanti racconti scritti da un’altra socia, Nadia Luppi, in cui si parla di ipovisione, di sguardi, di relazioni d’aiuto e di comunità

Elaborazione grafica di Noisy Vision sull'iniziativa di staffetta di lettura dell'8 ottobre 2020«Cosa accade quando la vista non funziona o funziona diversamente dal normale? Ogni storia è a sé, perché ogni occhio che non funziona è diverso dall’altro, e soprattutto, per quanto disabili della vista, non siamo solo i nostri occhi, ma siamo prima di tutto corpi, anime e universi unici e irripetibili che si strutturano e si reinventano intorno alle nostre retine e ai nostri sguardi. Noi che vediamo a modo nostro, anche quando non vediamo per niente sappiamo che la vista, più che un senso, è un’arte. Abbiamo scelto dunque, nella Giornata Mondiale della Vista, di parlarne a modo nostro, in toni creativi e proattivi».
Così l’Associazione NoisyVision, da tempo impegnata per l’inclusione delle persone con disabilità visiva, presenta l’iniziativa promossa per domani, 8 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Vista – evento del quale abbiamo già ampiamente riferito in altra parte del giornale – vale a dire una staffetta virtuale di lettura, «per dare voce a chi – viene spiegato –, nel confrontarsi giorno per giorno con la disabilità visiva ha fatto della vista un’arte». Sulla pagina Facebook dell’Associazione, quindi, quattro soci di essa daranno voce ad altrettanti racconti scritti da un’altra socia, Nadia Luppi in cui si parla di ipovisione, di sguardi, di relazioni d’aiuto e di comunità da una prospettiva originale che potrà far riflettere tutti.

«Ripetiamo spesso – sottolineano ancora da Noisy Vision – che convivere con una disabilità visiva significa inventarsi un nuovo modo di stare, di fare e di sentire, giorno per giorno. Significa trovare, percorrere e condividere nuove strade (accessibili) di benessere, in virtù e oltre le proprie diversità. Nascono ad esempio dal nostro atteggiamento positivo i cammini inclusivi lungo la “Via degli Dei”, che va da Bologna a Firenze [se ne legga anche sulle nostre pagine a questo link, N.d.R.] e altrove, e da qui nascono i nostri progetti di sensibilizzazione alla comunità, dalle trasmissioni su web ai podcast e ad ogni evento proposto. Per noi, dunque, celebrare la Vista significa ricordare che vedere è molto più che un fatto fisico. Vedere è un’arte che implica la capacità di sentire con le mani, coi piedi e la pelle, che richiede di mettere in campo l’intuizione, l’immaginazione, l’empatia e il coraggio e che ci esorta a smontare i pregiudizi con i progetti, con le risate e coi sogni».

«Pertanto domani – dichiara Dario Sorgato, fondatore e presidente di Noisy Vision – parleremo di Vista attraverso un racconto di vita, che è solo uno tra tantissimi, infiniti possibili racconti, perché pensiamo che parlare di Vista significhi anche parlare di sguardi fuori dallo standard. E ci auguriamo che questa maratona virtuale, fatta di storie e testimonianze da condividere, possa contribuire all’opera di sensibilizzazione verso i temi della disabilità visiva e della prevenzione della cecità, a noi molto cari». (S.B.)

I quattro racconti che daranno vita alla staffetta virtuale di lettura promossa per domani, 8 ottobre, da Noisy Vision, saranno diffusi in diretta alle 14, alle 16, alle 18 e alle 20 e saranno in ogni caso visibili anche in differita a posteriori sui canali social dell’Associazione. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@noisyvision.org.

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