Sta nelle righe conclusive di un approfondimento curato dal Servizio HandyLex.org, di cui suggeriamo senz’altro la consultazione, il senso dell’attuale situazione dei caregiver familiari – coloro che si prendono cura in modo gratuito, continuativo e quantitativamente significativo, di familiari del tutto non autosufficienti a causa di importanti disabilità – quando cioè si scrive che nell’attuale «quadro complessivo appare quanto mai evidente l’urgenza di una norma quadro che però fissi», per gli stessi caregiver, «oltre a livelli essenziali di assistenza con relative risorse (non certo 25 milioni l’anno) diritti lavorativi, previdenziali, assicurativi congrui ed equi».
Quale sia l’attuale quadro complessivo lo tratteggia appunto HandyLex.org, prendendo le mosse dal parere favorevole espresso il 16 ottobre scorso dalla Conferenza Unificata (Stato, Regioni, Autonomie Locali) a uno schema di decreto di riparto del cosiddetto “Fondo Caregiver”, che dovrà ora essere firmato dai Ministri di Lavoro e Politiche Sociali e di Famiglia e Pari Opportunità. Il tutto, però, chiarendo previamente che «nessuna disposizione fissa al momento nuovi diritti soggettivi per i caregiver familiari, tantomeno di natura previdenziale o legata a prepensionamenti. Non c’è al momento nessuna domanda o istanza da presentare che non abbia rilevanza del tutto locale e che non va confusa con interventi di natura sovraregionale».
Di quel decreto di riparto, ammontante a circa 68 milioni di euro, HandyLex.org spiega quindi la provenienza, sottolineando i tempi (lunghi) in cui potrebbero arrivare nuovi sostegni, nonché tutte le ambiguità, i punti che restano oscuri, l’insufficienza del Fondo «rispetto ai bisogni, alle istanze, ai potenziali destinatari», «una limitazione di risorse – si scrive – che innesca fatalmente conflittuali criteri selettivi». (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile l’approfondimento curato dal Servizio HandyLex.org.
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