Un importante accordo è stato siglato nei giorni scorsi a Padova, di fronte al notaio Stefano Zanellato, riguardante E.Net, la Società Consortile a responsabilità limitata che svolge numerose attività di progettazione, formazione e comunicazione nell’ambito della disabilità, tra le quali anche la cura del nostro sito Superando.
Alle tradizionali organizzazioni che compongono la Società (la FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, che è anche editrice del nostro sito, la UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare e la Fondazione Telethon), si sono infatti affiancate altre Federazioni e Associazioni, con una diversa quota di partecipazioni. Resta dunque alla FISH la maggioranza di queste ultime (31%), mentre con il 14%, assieme alla UILDM, arrivano anche l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e l’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale).
Il 5% è rimasto poi alla Fondazione Telethon, quota pari a quella acquisita anche dall’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), dalla FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi) e dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità). E ancora, con il 2% sono entrate nel Consiglio di E.Net l’ABC Sardegna (Associazione Bambini Cerebrolesi), DPI Italia (Disabled Peoples’ International) e la FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici); con l’1%, infine, l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down).
Si tratta di organizzazioni cui aderiscono tantissime persone con disabilità del nostro Paese, insieme ai loro familiari, ciò che potrà conferire senz’altro una solidità sempre maggiore alle attività condotte da E.Net, sia dal punto di visto dell’impatto politico, sia da quello – che marcia in parallelo – della visibilità delle varie azioni condotte. «Ed è anche un passaggio – ha voluto sottolineare Pietro Barbieri, presidente della FISH e della Società Consortile – che costituisce un’importante opportunità per il mondo della disabilità nel nostro Paese, da saper cogliere fino in fondo». (S.B.)