«In una recente nota – dichiara Roberto Zazzetti, presidente della Consulta Regionale per la Disabilità delle Marche – l’assessore regionale ai Servizi Sociali Luca Marconi ha annunciato “una nuova modalità di gestione delle politiche sociali”, facendo riferimento però a un confronto solo con gli Enti Locali e dimenticando quindi di convocare quella Consulta per la Disabilità che dovrebbe essere il primo interlocutore con cui concertare le decisioni che la Giunta Regionale vorrà intraprendere nei confronti delle persone con disabilità che la Consulta stessa rappresenta».
Composta dalle più rappresentative associazioni delle Marche, la Consulta è l’organo istituzionale deputato a concertare con l’Amministrazione Regionale ogni decisione riguardante le persone con disabilità, come chiaramente sancito dalla Legge Regionale 18/96 (e dalla successiva Legge Regionale 28/00).
E qui forse – al di là delle stesse Leggi Regionali – vale anche la pena di ricordare che la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità – da quasi tre anni Legge dello Stato Italiano (Legge 18/09) – parla, al punto o) del Preambolo, di persone con disabilità da «coinvolgere attivamente nei processi decisionali relativi alle politiche e ai programmi, inclusi quelli che li riguardano direttamente».
Tornando in ogni caso alla denuncia di Zazzetti, «devo rilevare – dichiara – che è costante, da parte delle Amministrazioni Regionali, la mancata convocazione della Consulta, dal momento del mio insediamento nel 2010, e anche negli anni precedenti, a differenza delle altre parti sociali. Si tratta di una disparità di trattamento incomprensibile, soprattutto in occasione di decisioni tanto importanti, che ricadono sulla vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, già pesantemente colpite dai tagli applicati dal Governo Nazionale e senza nemmeno dimenticare che i fondi utilizzati per finanziare gli ammortizzatori sociali sono stati prelevati da quelli destinati alle politiche sociali, come ad esempio quelli delle borse lavoro».
«A nome dunque di tutte le associazioni delle persone con disabilità – conclude il Presidente della Consulta – chiediamo un incontro urgente per conoscere il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale e le altre notizie riguardanti il settore dei Servizi Sociali, rivendicando la volontà di essere informati sulle nuove modalità di erogazione dei servizi, e che esse non vengano delegate ad altri soggetti che spesso non hanno certo fatto gli interessi delle persone con disabilità e delle loro famiglie». (S.B.)
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