Il Forum Europeo cerca sostanza

Se infatti il fondamentale ruolo di rappresentanza dell'EDF (European Disability Forum) è ormai riconosciuto da tutte le principali Istituzioni Europee, ora - come ha recentemente dichiarato Carlotta Besozzi, direttore del Forum - è il momento di «ottenere risultati concreti». Vediamo quindi come intende lavorare e impegnarsi nel 2012, l'"organizzazione-ombrello" del movimento europeo delle persone con disabilità e delle loro famiglie, in particolare rispetto all'applicazione della Convenzione ONU nel vecchio continente

Carlotta Besozzi, direttore dell'EDF (European Disability Forum)Nel salutare il primo anniversario della ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, da parte dell’Unione Europea (di cui si legga anche, nel nostro sito, cliccando qui), Carlotta Besozzi, direttore dell’European Disability Forum (EDF) – l'”organizzazione ombrello” del movimento europeo delle persone con disabilità e delle loro famiglie, che rappresenta le istanze di circa 80 milioni di Cittadini del vecchio continente – ha innanzitutto voluto ricordare l’importanza del recente incontro – un fatto senza precedenti – tra il Forum e i leader delle Istituzioni Europee, José Manuel Barroso, Jerzy Buzek e Herman Van Rompuy, rispettivamente presidenti della Commissione, del Parlamento e del Consiglio Europeo, insieme a Viviane Reding, vicepresidente della Commissione e Commissaria UE per la Giustizia, ciò che «non ha fatto altro che riconfermare il fondamentale ruolo di rappresentanza riconosciuto all’EDF» (di tale incontro si legga anche nel nostro sito cliccando qui). «E tuttavia – ha aggiunto Besozzi – ora noi abbiamo bisogno di risultati concreti».

In tal senso, sono stati soprattutto due i risultati “di sostanza” ottenuti nel corso di quell’incontro, vale a dire la conferma della partecipazione dell’EDF, nel 2012, a un incontro dei vari Commissari Europei e il coinvolgimento del Forum in uno dei meeting previsti tra i Direttori Generali della Commissione Europea, per garantire la cosiddetta “implementazione orizzontale” della Convenzione ONU, ovvero l’inserimento dei princìpi di essa nelle politiche e nei provvedimenti di tutti i settori.
«Tra le principali linee di lavoro su cui ci impegneremo quest’anno – ha proseguito il direttore dell’EDF – ci sarà innanzitutto un costante lavoro di pressione su tutte le più importanti strutture europee, responsabili dell’applicazione della Convenzione, per far sì che esse rispettino la lettera e lo spirito del Trattato e che le persone con disabilità vengano attivamente coinvolte in questo impegno. Contribuiremo inoltre a fare avviare e a rendere funzionante una struttura realmente indipendente, per il monitoraggio della Convenzione a livello europeo, proposta, questa, che è già all’esame della Commissione».

Tra gli interessanti eventi che già hanno caratterizzato questo inizio del 2012, a livello di politiche europee sulla disabilità – e ad alcuni dei quali dedicheremo prossimamente altrettanti approfondimenti – Besozzi ha voluto infine segnalare che sta procedendo la pubblica consultazione, aperta fino al 29 febbraio a tutti i Cittadini e alle organizzazioni pubbliche e private, sulla Legge Europea per l’Accessibilità (European Accessibility Act), che verrà presentata in autunno dalla Commissione (per approfondire sulla consultazione, cliccare qui). (S.B.)

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