Il lavoro finora svolto dall’UICI Emilia Romagna (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), all’interno del Tavolo Tecnico Regionale sui Servizi di Rieducazione e Riabilitazione Visiva, nonché i programmi futuri dell’Associazione in tale àmbito, sono stati al centro dell’incontro online denominato I servizi per la riabilitazione e rieducazione visiva in Emilia-Romagna, svoltosi nei giorni scorsi.
Insieme infatti alla IAPB, l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, e all’IRIFOR, l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI, l’UICI Emilia Romagna si è fatta portavoce nella propria Regione, sin dal 2018, dell’esigenza di istituire sull’intero territorio della stessa una rete di servizi accessibili a tutte le persone con minorazione della vista, tale da garantire un percorso univoco negli àmbiti della riabilitazione e della rieducazione visiva.
«A questo scopo la Regione Emilia Romagna ha accolto la richiesta di istituire un Tavolo di Coordinamento – spiegano dall’UICI Regionale – che si pone come perno di una rete ampia di soggetti pubblici e privati, chiamati a lavorare in sinergia per offrire a tutte le persone con disabilità visiva le migliori chances di benessere. Al Tavolo stesso siedono sia i referenti dei Centri di Riabilitazione Visiva già attivi, sia gli Istituti per Ciechi Cavazza di Bologna e Garibaldi di Reggio Emilia, insieme ad autorevoli specialisti di malattie rare della vista. Al fine poi di costruire e rafforzare una rete che dovrà essere sempre più articolata e forte, il Tavolo di Coordinamento si aprirà anche ad altre Associazioni o realtà attive nel settore».
«I numeri delle persone ipovedenti – ha dichiarato durante l’incontro Stefano Tortini, presidente dell’UICI Emilia Romagna – sono in continua crescita e proprio l’ipovisione sarà uno dei prossimi temi cardine, proseguendo un processo nato un paio di anni fa, fatto di piccoli e fondamentali passi, all’insegna della costruzione di una rete territoriale, distribuita sull’intero territorio regionale, che possa rispondere con servizi adeguati a coloro che si trovano a vivere l’esperienza della perdita più o meno grave della vista. In questa direzione, dunque, sosterremo il prosieguo del lavoro iniziato in Regione, a fondamento del quale è stato istituito un tavolo trasversale di cui fanno parte realtà eccellenti tra oculisti, ortottisti, rappresentanti dell’Istituzione Regionale e delle Associazioni».
Accanto poi al fondamentale lavoro di rendere omogenei i servizi in ogni territorio, c’è quello svolto dalle Associazioni, che consiste nell’accompagnare chi fa i conti con un deficit visivo attraverso le sfide quotidiane della vita, anche ben al di là della dimensione sanitaria.
«L’ascolto è certamente il tassello più importante – ha aggiunto a tal proposito Tortini – perché dall’ascolto della difficoltà nasce una serie di possibilità strategiche e di azioni da intraprendere per dare risposte ai nostri associati e alla comunità tutta. Il benessere delle persone con disabilità, infatti, non è solo per esse stesse, ma è sempre a beneficio di tutta la collettività e ogni miglioramento, qualsiasi sia l’àmbito di intervento, è un servizio reso alla visione di eccellenza dell’intero territorio della Regione Emilia Romagna». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Marzia Mecozzi (m.mecozzi@audiotre.com).
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