Veneto: niente balzelli sull’handicap!

Ufficio di Presidenza FISH Veneto*
La FISH del Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) intende dar vita - insieme alle associazioni ad essa aderenti - a una serie di iniziative di sensibilizzazione protesta e anche proposta, nella Provincia di Treviso, dopo la decisione della locale Conferenza dei Sindaci di far concorrere le famiglie alle spese di gestione dei Centri Diurni frequentati dalle persone con disabilità. Un provvedimento, quest'ultimo, ritenuto «illogico e privo di serie argomentazioni sotto il profilo giuridico, politico e anche economico»

Dito puntato in primo piano,. Dietro il volto sfuocato di un uomoLa Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 9 di Treviso vuole obbligare le famiglie delle persone disabili che frequentano i Centri Diurni a concorrere alle spese di gestione del servizio e poiché la Legge Regionale del Veneto 30/09 prevede che per tali strutture non vi sia alcuna compartecipazione al servizio, i Sindaci hanno chiesto alla Regione di poterla applicare sui servizi di mensa e di trasporto, dichiarando di non poter sostenere i costi e di essere appunto obbligati «a introdurre una qualche forma di compartecipazione a carico delle famiglie, per evitare il taglio dei servizi esistenti».
Tre anni dopo, dunque, il fallimentare tentativo di istituire una retta per la frequenza dei Centri, i Comuni dell’ULSS 9 ci riprovano: l’atteggiamento è lo stesso, ripetitivo e approssimativo – “monotono”, si potrebbe dire oggi – irrispettoso e vessatorio nei confronti delle famiglie, irriguardoso nei confronti del Consiglio Regionale.

La FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) aveva già esposto al sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo e all’Esecutivo della Conferenza le ragioni della sua contrarietà. Ora, di fronte a questo nuovo tentativo, comunichiamo che impugneremo le eventuali Deliberazioni in materia. Ci confortano in tal senso le Sentenze emanate anche recentemente dal Consiglio di Stato e dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Veneto.
Invece di ricercare altre soluzioni – praticabili e possibili -, invece di esercitare una forte pressione sul Governo Monti e sulla Giunta Regionale, i Signori Sindaci hanno deciso di svolgere il ruolo di “gabellieri” e la richiesta di modificare la citata Legge Regionale 30/09, ovvero il “Fondo per la Non Autosufficienza”, e di  caricare sulle famiglie nuovi oneri finanziari è un’azione illogica, priva di serie argomentazioni sotto il profilo giuridico, politico e anche economico, visto che non riuscirà a conseguire il risultato che si propone. La “compartecipazione”, infatti, farebbe raccogliere risorse irrisorie, ininfluenti rispetto ai costi di gestione, e penalizzerebbe le famiglie già duramente colpite dalla crisi economica e dalla mancanza di servizi adeguati.

Lo ribadiamo: i servizi essenziali sono un diritto costituzionale. I costi per la realizzazione di una qualificata rete di protezione sanitaria e sociale vanno posti a carico della comunità tutta e non delle sole persone obbligate a ricorrere ai servizi: è questa la via maestra! La Regione e i Comuni devono quindi predisporre i loro bilanci di previsione, rispettando i diritti delle persone con disabilità e le Leggi dello Stato.
La FISH del Veneto e le associazioni ad essa aderenti daranno pertanto vita a iniziative di protesta, di sensibilizzazione e di proposta in tutta la Provincia, intendendo denunciare ai Cittadini trevigiani la manovra in atto, svelare “l’altra verità”, presentare le nostre ragioni e proposte.
Ci auguriamo, per questo, che la Conferenza dei Sindaci rinunci a un’azione tanto insensata e riapra il confronto con la FISH e le associazioni del territorio.

*La FISH è la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap. L’Ufficio di Presidenza della FISH Veneto è composto da Antonino Russo, Lilia Manganaro e Flavio Savoldi.

Per ulteriori informazioni: tel. 045 8010436, fishveneto@libero.it. 
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