Al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: le molte segnalazioni e proteste che abbiamo ricevuto fino ad oggi, ci hanno spinto a scriverle questo appello affinché con tutta la Giunta e il Consiglio Regionale prendiate provvedimenti al fine di risolvere situazioni gravissime, anche sotto il profilo dei diritti umani.
Prima in ordine di tempo e non d’importanza è l’assistenza sanitaria territoriale, dimostratasi inadeguata in questa pandemia, in particolare per quanto riguarda le persone fragili, comprese quelle con disabilità. Abbiamo casi di persone con disabilità rimaste sole, perché sono stati ricoverati i familiari e i caregiver, disperate perché gli ospedali non riescono a far fronte alle loro necessità assistenziali legate alla disabilità.
Perciò chiediamo che venga attivato immediatamente un servizio di assistenza con personale adeguatamente provvisto di dispositivi di protezione individuale che possa recarsi a domicilio, sollevando le persone fragili dall’ansia dell’abbandono in caso di positività loro o di qualche altra persona con cui sono venuti in contatto.
Il ricovero dev’essere attuato solamente in caso di gravissime condizioni di salute, dato che per queste persone le residenze sanitarie e gli ospedali non sono adeguatamente attrezzati e preparati ad accoglierli. Né dev’essere esclusa l’opportunità di potere dotare, quando possibile, gli assistenti o caregiver di tutta l’attrezzatura di protezione necessaria, in modo tale da consentir loro di continuare a restare vicini ai propri cari o assistiti.
Secondo punto: la questione della vaccinazione delle persone fragili.
Già è grave il fatto che il ministro della Salute Speranza non abbia messo, fin dall’inizio, la vaccinazione delle persone cosiddette fragili (tra cui anche quelle con disabilità) tra le priorità del Piano Vaccinale. La lodevole decisione della Giunta Regionale Toscana di compensare questa grave mancanza con modifiche alle indicazioni nazionali del Piano di Vaccinazione, nell’attuazione si è dimostrata tardiva e fallimentare. Lo dimostrano, come esempio lampante, i gravi difetti del programma di gestione delle prenotazioni online.
Basterebbe citare in un elenco non esaustivo le problematiche che segnalateci dai nostri soci, come l’impossibilità di prenotare ed eseguire la vaccinazione contemporanea delle persone fragili e dei loro conviventi/caregiver, o quella di candidarsi come “riserva” a seguito della registrazione fatta nei giorni precedenti, o ancora i gravi problemi per le prenotazioni online con messaggi contraddittori e confusionari, sfociati in una gestione discutibile delle priorità all’interno della categoria dei fragili.
Ribadiamo quindi le nostre richieste, ovvero:
° Accelerazione e priorità alle vaccinazioni delle persone fragili contemporaneamente ai loro caregiver o assistenti.
° Attivazione immediata di una rete di supporto alle persone fragili che permetta loro di rimanere presso il proprio domicilio, dotando di un’attrezzatura idonea per la protezione personale chi li assiste e l’eventuale possibilità di avere persone esterne che coprano i bisogni assistenziali fino alla totale negatività del tampone loro e dei loro caregiver.
° Garantire che le risorse del Recovery Fund siano destinate – come affermato dal ministro Speranza in televisione, durante la trasmissione di Rai3 Che tempo che fa del 10 aprile – a potenziare l’assistenza sanitaria e domiciliare territoriale, riducendo al minimo le necessità di ricorrere al pronto soccorso o al ricovero ospedaliero durante e dopo la pandemia, quindi anche in regime di normalità.
Presidente di Habilia, Firenze (Associazione di Paratetraplegici e altri disabili motori) (info@associazionehabilia.it). Il presente contributo è condiviso da tutto il Comitato Direttivo di tale Associazione.
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