«Al Consiglio Generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) dei prossimi giorni [5 e 6 maggio, N.d.R.] potrebbe esserci l’ultima chiamata, un punto di non ritorno: il Presidente del Consiglio Draghi sostenga dunque la proposta di moratoria dei brevetti sui vaccini di India e Sudafrica, così come abbiamo chiesto nell’aprile scorso! 390.000 casi di infezione, 3.700 morti in India e 69.000 contagiati in Brasile in sole 24 ore sono cifre inarrestabili che richiedono scelte drastiche e immediate per salvarci tutti»: è questo l’allarme lanciato dal Comitato Italiano per la campagna europea Diritto alla cura – Right2cure – Farmaci e vaccini per tutti, articolata in questi mesi sul tema Nessun profitto sulla pandemia, tutti hanno diritto alla protezione da Covid-19, cui aderiscono oltre cento realtà associative, tra cui anche la FISH (federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), come abbiamo segnalato a suo tempo, insieme alle maggiori organizzazioni sindacali, a tantissime organizzazioni nazionali e a varie forze politiche e personalità di spicco del mondo scientifico, culturale e sociale.
Tale campagna, lo ricordiamo, si propone di raccogliere un milione di firme nei Paesi dell’Unione Europea, per impegnare la Commissione Europea a presentare una proposta finalizzata a modificare norme in vigore e/o introdurne di nuove, nella fattispecie rendendo i vaccini e i farmaci disponibili a tutti a costi equi. Il tutto tramite l’ICE – acronimo che sta per Iniziativa dei Cittadini Europei -, strumento istituzionale dell’Unione Europea entrato in vigore dal 1° aprile del 2012, che dà la possibilità ai cittadini di esprimere la propria opinione.
«La sospensione temporanea dei brevetti sui vaccini – ha dichiarato Vittorio Agnoletto, portavoce della campagna – è l’unica scelta da fare con urgenza, perché solo così si può consentirne la produzione a livello mondiale in tutte le aziende che ne abbiano le tecnologie: l’aumento dei decessi in tutto il pianeta è infatti in stretta correlazione con la disponibilità dei vaccini, che le aziende titolari dei brevetti non sono in grado di assicurare, per cui bisogna urgentemente coprire il fabbisogno mondiale».
Le cifre riguardanti la pandemia, come viene ricordato dai promotori della campagna, appaiono inarrestabili: 152 milioni di persone contagiate, 3.200.000 decessi, mentre soltanto il 3,5 % della popolazione mondiale ha completato il ciclo vaccinale, appena 272 milioni di persone, concentrate per l’83% nei Paesi ad alto e medio reddito. «E tuttavia – viene sottolineato – ancora più impressionante è il fatto che solo lo 0,2% delle dosi è stato somministrato nei Paesi a basso reddito: è qui, dunque, che la pandemia continuerà a dilagare, a modificarsi e a circolare ovunque, con conseguenze disastrose per tutti».
Viene infine segnalato anche un fatto nuovo, ovvero che in Brasile, qualche giorno fa, il Senato ha approvato, in contrasto con il presidente Bolsonaro, una legge che, se verrà approvata anche dalla Camera, permetterà il ricorso alle licenze obbligatorie e quindi alla sospensione temporanea dei brevetti. «Si tratta di una scelta – affermano da Right2cure – che si auspica possa essere realizzata anche dai Governi europei». (S.B.)
A questo link è disponibile l’elenco delle organizzazioni, tra cui, come detto, anche la FISH (Federazione Italiano per il Superamento dell’Handicap), che aderiscono al Comitato Promotore Italiano della campagna europea Nessun profitto sulla pandemia. Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: info@noprofitonpandemic.eu.
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