È stata la FIADDA Umbria (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi) a sollecitare – tramite il proprio vicepresidente Stefano Panicale – un utile servizio, per i casi di emergenza riguardanti le persone sorde, che verrà avviato a Perugia dal prossimo mese di aprile, in collaborazione con la Questura della città.
È lo stesso vicepresidente della FIADDA umbra a spiegarne le caratteristiche: «Basterà compilare un modulo da richiedere alla nostra associazione, con le generalità del richiedente, che consentiranno al personale del Pronto Intervento di agire più tempestivamente in caso di emergenza e che verranno recapitate alla Questura; una volta poi che il servizio sarà effettivo, basterà un SMS o un fax recapitato a un numero dedicato in Questura, a fare scattare da parte della Polizia di Stato tutti i controlli e gli interventi atti a rintracciare la persona in difficoltà e a soccorrerla».
Nata nel 2007 da un gruppo di ventisette genitori di bambini e ragazzi audiolesi, la FIADDA Umbria lavora per discutere e impostare tutte le iniziative utili al recupero delle persone audiolese e al rispetto dei loro diritti (diagnosi precoce; protesizzazione; riabilitazione; integrazione nella scuola, nel lavoro, nella società), sensibilizzando l’opinione pubblica, gli organi legislativi e amministrativi su tali problemi, oltreché sollecitando soluzioni anche a livello legislativo.
Si impegna inoltra a favorire lo sviluppo culturale delle persone con audiolesione e l’abbattimento delle barriere culturali e di comunicazione, collaborando con varie altre organizzazioni. (S.B.)
Ringraziamo per la segnalazione il Centro per l’Autonomia Umbro, sede anche della FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
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