Alla ricerca del Centro Diurno ideale

«Bisogna facilitare l’interazione con le comunità e dare l’opportunità di sviluppare relazioni umane a chi frequenta i Centri Diurni»: lo dicono i promotori dell’incontro online “Alla ricerca del Centro Diurno ideale per le persone disabili”, organizzato per il 29 maggio da DIPOI (Coordinamento Toscano delle Organizzazioni per il “Durante e Dopo di Noi”) e dal CESVOT (Centro Servizi Volontariato della Toscana), momento di confronto tra organizzazioni del Terzo Settore, esperti e familiari, dedicato appunto alle caratteristiche ideali di un moderno centro diurno per persone con disabilità
Centro Diurno di Via Fiesole a Torino, gestito dall'ANFFAS del capoluogo piemontese
Persone con disabilità in un Centrto Diurno

DIPOI, Coordinamento Toscano delle Organizzazioni per il “Durante e Dopo di Noi” e il CESVOT (Centro Servizi Volontariato della Toscana) hanno organizzato per la mattinata del 29 maggio (ore 9.30-13) il seminario online intitolato Alla ricerca del Centro Diurno ideale per le persone disabili, evento con il quale ci si propone un momento di confronto fra organizzazioni del Terzo Settore, esperti e familiari, per capire appunto quali siano le caratteristiche ideali di un moderno centro diurno per le persone con disabilità.
La gran parte delle famiglie, infatti, manifesta insoddisfazione per come sono attualmente organizzati i Centri Diurni, dove le attività sono generalmente molto routinarie e poco stimolanti. «Soprattutto – spiegano gli Enti organizzatori – bisogna trovare il modo di facilitare l’interazione con le comunità e dare l’opportunità di sviluppare relazioni umane a chi frequenta i Diurni. Purtroppo questi Centri appaiono troppo spesso come luoghi confinati e poco permeabili al mondo esterno. L’intento è dunque quello una proporre una riflessione aperta, per trovare nuove soluzioni a vecchi problemi».

L’incontro si aprirà con i saluti di Patrizia Frilli, presidente di DIPOI e dell’Associazione CUI I ragazzi del Sole di Scandicci (Firenze). A seguire Barbara Trambusti, dirigente della Regione Toscana del Settore Integrazione Socio-Sanitaria, illustrerà Il quadro normativo/organizzativo di riferimento per i centri diurni in Toscana; Piera Nobili, architetta dello Studio Othe e del CRIBA (Centro Regionale d’ Informazione sul Benessere Ambientale) della Regione Emilia Romagna, esporrà un intervento centrato su La progettazione universale per Diurni di relazione con la comunità; Massimiliano Frascino, vicepresidente di DIPOI e della Fondazione Il Sole di Grosseto, si soffermerà sull’Idea del Diurno diffuso come grimaldello della comunità; Roberta Carmignani, consigliera di DIPOI ed esponente della Cooperativa Sociale CREA di Viareggio (Lucca), esporrà l’intervento Il Centro Diurno, un’esperienza del “Durante noi”; Gabriele Marchetti, consigliere di DIPOI e vicepresidente dell’ANFFAS Lucca (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), parlerà di Progetto di vita e attività dei Diurni; Ettore Focardi, consigliere di DIPOI ed esponente dell’ANGSA Pisa (Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo), riferirà sul Giudizio dei familiari sui Diurni frequentati dai figli; e infine Marisa Biancardi, consigliera di DIPOI e presidente della Fondazione Mai Soli di Pistoia, chiuderà gli interventi preordinati esponendo il tema Una vita passata nei Diurni? Variazioni sul tema.
La parte conclusiva del seminario darà spazio agli interventi dei e delle partecipanti. (Simona Lancioni)

L’evento del 29 maggio si svolgerà sulla piattaforma Zoom (questo il link a cui collegarsi per partecipare). Per ulteriori informazioni: info@dipoi.it.
La presente nota è già apparsa nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa), e viene qui ripresa – con minimi riadattamenti al diverso contenitore – per gentile concessione.

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