Sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’autismo e sull’importanza della pratica sportiva per le persone che ne sono affette, ma anche coinvolgere giovani autistici e runners “normodotati” in una giornata di sport senza barriere all’aria aperta, all’insegna dell’inclusione e dello stare insieme, anche se a distanza. Ribadire, infine, l’importanza dello sport come elemento aggregante, capace di emozionare e di unire senza distinzioni: sono questi i principali obiettivi di Un Miglio per l’autismo, manifestazione sportiva non competitiva, promossa per domenica 6 giugno dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Autismo e Sport di Torino, organizzazione nata nel 2013 allo scopo di avviare ad attività sportive strutturate le persone affette da spettro autistico.
Dopo un anno di stop, a causa della pandemia, l’iniziativa giungerà alla sua seconda edizione, e si svolgerà in modalità “virtuale” e diffusa, nel rispetto di una situazione sanitaria ancora critica e per la sicurezza di persone considerate maggiormente a rischio.
Come spiegano dunque da Autismo e Sport, «tutti coloro che vorranno prendere parte alla corsa virtuale da qualsiasi luogo d’Italia, potranno iscriversi nel sito dedicato o sulla piattaforma Endu.net e riceveranno il pettorale da stampare e indossare in occasione della corsa, unitamente al “pacco gara”. Nella mattinata di domenica 6, poi, verrà dato il via alla corsa e i partecipanti avranno il compito di percorrere il “miglio”, pari a 1.609 metri, nel luogo preferito (direttamente su pista, per strada, nel parco cittadino o anche solo nel salotto di casa propria), ovvero nel modo che più si adatta alle loro possibilità (correndo, camminando, in bicicletta ecc.) e, soprattutto, seguendo il proprio ritmo, senza fretta o vincoli di orario. L’importante sarà inviare una foto o un video con il pettorale a corsa terminata, per certificare la propria partecipazione a una giornata ricca di emozioni».
«Oltre ai fondamentali valori di condivisione – ricordano quindi dall’Associazione torinese – nel raggiungimento di un risultato comune e di unione, anche se a distanza, tra atleti affetti da autismo e atleti “normodotati”, la partecipazione a Un Miglio per l’autismo servirà a dare un contributo concreto, se è vero che il ricavato sosterrà le nostre iniziative a supporto delle persone con autismo».
Ma non solo: a fare infatti da prologo alla giornata di sport, nel pomeriggio di domani, sabato 5 giugno (ore 15), ci sarà il convegno Autismo: benefìci dalla corsa e da una corretta alimentazione, che verrà diffuso in diretta streaming sulla piattaforma GoToMeeting.
Si tratterà di una tavola rotonda durante la quale, alla presenza di tecnici della corsa, esperti di autismo, medici dietisti, psicologi dello sport, coach, atleti che pur con problemi fisici hanno raggiunto importanti traguardi sportivi, si indagherà, insieme agli allenatori e alla psicologa di Autismo e Sport, su come la pratica sportiva possa essere una risposta all’autismo, sia dal punto di vista fisico, che da quello psicologico e sociale, ovvero su come la corsa nello specifico, libera da questioni puramente tecniche e senza finalità competitive, possa coinvolgere e rendere partecipi anche le persone affette da autismo, contribuendo ad abbattere un’invisibile barriera storica.
«Quando nel 2019 organizzammo la prima edizione di Un Miglio per l’autismo – sottolinea Massimo Aureli, presidente di Autismo e Sport – siamo rimasti favorevolmente stupiti dall’ottima risposta da parte di tante persone entusiaste di partecipare a un evento senza alcun tipo di barriere. Ora, dopo lo stop forzato del 2020, non potevamo rinunciare anche quest’anno, perché avrebbe significato arrendersi e chiuderci in noi stessi. Abbiamo quindi voluto fare uno sforzo in più e siamo riusciti ad organizzare la manifestazione in una forma virtuale e diffusa. Riteniamo infatti che per le persone con autismo iniziative come questa siano fondamentali perché aprono delle porte. Sicuramente una porta verso l’attività sportiva, a loro spesso preclusa, che grazie a Un Miglio per l’autismo li mette sullo stesso piano delle persone normodotate. Ma anche e soprattutto un’importante porta verso la socialità e l’inclusione, che in quest’ultimo anno di emergenza sanitaria è stata loro sbarrata, come mai in passato».
Un Miglio per l’autismo, segnaliamo in conclusione, si avvale del patrocinio della Città di Torino e del supporto di Autocentauro, da sempre vicina alle iniziative di Autismo e Sport, oltreché dell’UISP Piemonte (Unione Italiana Sport per Tutti). (S.B.)
A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento. Per ulteriori informazioni: Stefano Bosco (boscostefano.press@gmail.com).
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