È arrivata in queste ore la Polizia Scientifica ad Albano Laziale, in provincia di Roma. «Quanto è accaduto è gravissimo – hanno dichiarato i rappresentanti delle Forze dell’Ordine – e intendiamo individuarne i responsabili, procedendo con il rilevamento delle impronte sulle carrozzine danneggiate».
Nella notte tra Pasqua e Pasquetta, infatti, qualcuno si è introdotto nella Scuola Elementare Collodi, dove la squadra di Serie A1 di wheelchair hockey (hockey su carrozzina aleterrica) Albalonga Darco Sport si allena, e ha forzato la porta della stanza in cui vengono custodite le carrozzine sportive. Il giorno dopo ne mancavano quattro all’appello.
Subito allertata, la locale Amministrazione Comunale ha utilizzato anche i social network per comunicare con i Cittadini e grazie a segnalazioni private, sono state ritrovate tre delle quattro carrozzine, una nella stessa Albano Laziale e due ad Ariccia. Gli ausili sono stati abbandonati semidistrutti lungo la strada e si ipotizza l’azione di vandali che abbiano “giocato” con essi fino allo scaricamento delle batterie, raggiungendo così i paesi confinanti, dopo avere sbandato, essere caduti, essersi scontrati…
«Una ha le rotelline dietro rialzate – dichiara saverio Terruzzi, direttore sportivo della squadra -, lo schienale e un bracciolo rotto. Le altre non sono in condizioni tanto migliori. Il valore complessivo delle quattro carrozzine è di circa 25.000 euro, contando l’usura delle più vecchie e inoltre c’è il problema che ci aspettano quattro weekend di partite, dobbiamo giocare e bisogna che ci inventiamo qualcosa, dovremo arrangiarci in qualche modo».
Le carrozzine per il wheelchair hockey sono diverse da quelle normalmente utilizzate dalle persone con disabilità motoria. Sono piccole e strette, non troppo comode. La seduta è diversa e così il tipo di batterie e di centralina. Scopi delle modifiche sono il potenziamento della velocità, soprattutto in partenza, e della capacità di sterzata. «Di solito è la squadra a fare gli acquisti per gli atleti, per intero o mettendo la differenza sopra quanto di base viene fornito dall’ASL. Il danno che abbiamo subito ci mette in grave difficoltà» commenta ancora Terruzzi.
«La Federazione è scossa dall’incidente – commenta Antonio Spinelli, presidente della FIWH (Federazione Italiana Wheelchair Hockey). «Abbiamo appena terminato di partecipare alla campagna di sensibilizzazione della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) sull’importanza dello sport nella vita delle persone con disabilità e anche dopo questo triste incidente il nostro spirito rimane lo stesso: l’hockey in carrozzina è un’opportunità meravigliosa per moltissime persone con disabilità anche molto gravi. Significa voglia di vivere, competere, divertirsi, conoscere altre persone, viaggiare, giocare, emozionarsi. Le nostre energie vanno nel senso di incrementare la diffusione di questa pratica e nel migliorare le possibilità di gioco dove questo già esiste. L’accaduto ci ferisce, ma non ci impedisce di andare avanti. È proprio questa la bellezza dello spirito sportivo».
Un appello, in conclusione, è doveroso: se qualcuno, qualche altra squadra, tiene in magazzino un modello sorpassato di carrozzina, come ad esempio la Quickie P200 o almeno dei pezzi di ricambio, si faccia vivo con gli Albalonga Darco Sport per aiutarli a ributtarsi al più presto nel pieno della competizione.
Intanto, le Forze dell’Ordine cercano la quarta carrozzina e la Scientifica rileva le impronte sulle tre pervenute. (B.P.)
Articoli Correlati
- Storia e attualità del wheelchair hockey L'hockey su carrozzina elettrica in Italia e nel resto del mondo: Riccardo Rutigliano analizza, seziona e ricompone l'anatomia di un piccolo boom
- Spinelli: amarezza, ma abbiamo vinto comunque Intervistiamo il presidente della FIWH (Federazione Italiana Wheelchair Hockey) Antonio Spinelli a chiusura del secondo Campionato Mondiale di Wheelchair Hockey, che si è svolto a Lignano Sabbiadoro (Udine) dal 3…
- Con le carrozzine che volano e il cuore che corre «Il wheelchair hockey (hockey in carrozzina elettrica) - scrive Claudio Arrigoni - è una disciplina meravigliosa. Una di quelle che fanno capire la straordinaria unicità dello sport paralimpico. Ci sono…