Era il 2006 quando l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) istituì per il 16 ottobre di ogni anno la Giornata Nazionale del Cane Guida, per dare vita a un momento di riflessione sull’importanza di questo fedele e instancabile compagno di libertà, che consente l’autonomia e l’indipendenza, nonché per fornire l’occasione di sensibilizzare la collettività verso le discriminazioni che, nonostante le disposizioni di legge, vedono protagoniste le persone non vedenti accompagnate dal loro cane guida nell’accedere ai luoghi di pubblica utilità.
Quella che si celebrerà il prossimo sabato 16 ottobre sarà dunque la sedicesima edizione dell’evento e per l’occasione, oltre a dare spazio in altra parte del giornale a una bella storia scritta “in prima persona” proprio da un cane guida, ci occupiamo qui di una delle tante iniziative promosse a livello locale dall’UICI, ovvero dalla Sezione di Bologna dell’Associazione, che per la mattinata di domenica 17 (ore 10.30) ha organizzato una passeggiata in compagnia dei cani guida, aperta a chiunque vorrà partecipare, sul portico più lungo del mondo, recentemente divenuto Patrimonio Mondiale Unesco, che dalla città arriva al Santuario della Madonna di San Luca, per un totale circa due chilometri e 350 arcate, in cui si intervallano gradini e salite.
È con la frase «I nostri occhi hanno quattro zampe» che Rossana Rossetti, coordinatrice della Commissione Cani Guida dell’UICI di Bologna, riassume nel migliore dei modi l’importanza di questa Giornata che, come detto, ha un duplice valore: rendere omaggio a questi straordinari animali e sensibilizzare la cittadinanza sul valore che essi hanno per il non vedente. «Nonostante nell’immaginario collettivo la coppia conduttore-cane guida abbia un suo fascino – sottolinea la stessa Rossetti -, nella realtà quotidiana si verificano ancora episodi di discriminazione. Talvolta, infatti, accade che il cane guida non venga accettato nei luoghi pubblici, nonostante le Leggi che tutelano questo diritto. In questa maniera viene impedito l’accesso anche alla persona con disabilità visiva che si avvale di un cane guida per la sua autonomia».
Dal canto suo è Andrea Prantoni, presidente dell’UICI bolognese, a ribadire l’esistenza e l’importanza della Legge Nazionale 37/74, integrata e modificata dalla Legge 60/06, attraverso la quale si è stabilito che il cane guida, il quale rappresenta insieme al bastone bianco un ausilio fondamentale per la mobilità e l’autonomia della persona con disabilità visiva, possa entrare in qualunque mezzo di trasporto ed esercizio aperto al pubblico. E anche la sanzione pecuniaria prevista per chi non rispetta queste norme, ostacolandone l’ingresso. (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione: Marzia Mecozzi (m.mecozzi@audiotre.com).
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