Sull’adozione di una proposta formale da parte della Commissione Europea, per proclamare il 2022 Anno Europeo dei Giovani, si era soffermata Ursula von der Leyen, presidente della Commissione stessa, nel suo Discorso sullo stato dell’Unione, pronunciato nel settembre scorso.
In parallelo è arrivato l’invito a tutti i giovani europei a condividere aspirazioni, interessi e idee su ciò che si aspettano da questa iniziativa, tramite uno specifico sondaggio (raggiungibile a questo link), aperto fino al 17 novembre, che servirà appunto fare chiarezza sui temi, sui tipi di attività e sui benefìci futuri e a lungo termine che i giovani stessi vogliono vedere realizzati.
A tale sondaggio riteniamo sia molto importante partecipino nella misura più ampia possibile anche i giovani con disabilità, non foss’altro perché tra gli intendimenti della Commissione Europea vi è ad esempio quello di «incoraggiare tutti i giovani, in particolare quelli con minori opportunità, provenienti da contesti svantaggiati o da zone rurali o remote, o appartenenti a gruppi vulnerabili, a diventare cittadini attivi e attori del cambiamento positivo».
Né vanno dimenticati altri obiettivi sottolineati per l’Anno Europeo 2022, vale a dire. «celebrare e sostenere la generazione più penalizzata dalla pandemia, infondendole nuove speranze, forza e fiducia nel futuro, evidenziando come la transizione verde e quella digitale offrano nuove prospettive e opportunità; promuovere le opportunità che le politiche dell’Unione Europea offrono ai giovani a sostegno del loro sviluppo personale, sociale e professionale».
«I giovani – si aggiunge – saranno alla guida del processo, sia prima sia durante l’Anno Europeo 2022, affinché possano trarne il massimo vantaggio».
Non ultimo, va ricordato anche che tra i temi indicati dal sondaggio su cui si chiede venga focalizzato in particolare l’Anno Europeo 2022, vi è, insieme a molti altri (Scuola, Occupazione/Disoccupazione, Digitalizzazione, Salute mentale ecc.), anche quello delle Società inclusive, incluse le questioni di genere e le azioni contro le discriminazioni.
Tutte ragioni, quindi, che rendono questa iniziativa di particolare interesse anche per i giovani con disabilità. (S.B.)
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