L’avventura per terra e per mare dell’«Operazione Colombo»

Il progetto finanziato dalla Comunità Europea e promosso dall'AIPD (Associazione Italiana Persone Down), con il partenariato delle Associazioni "cugine" di Argentina, Venezuela e Catalogna, partirà il 20 maggio da Roma, per poi spostarsi a Genova, a bordo di un brigantino della Fondazione Tender to Nave Italia, ove un gruppo di venticinque persone, composto da giovani con sindrome di Down ed educatori, affiancherà l'equipaggio nelle varie operazioni a bordo. Il 28 maggio, poi, apertura ai visitatori, con il racconto dell'esperienza vissuta, nel Porto di Civitavecchia

Giovani con sindrome di Down a bordo di un brigantinoL’Operazione Colombo è un progetto finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma Gioventù, promosso dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), con il partenariato dell’ASDRA (Asociación Sindrome de Down de la República Argentina), dell’AVESID (Asociación Venezolana para el Sindrome de Down) Venezuela) e della Fundació Catalana Sindrome de Down.
Esso ha preso il via domenica 20 maggio, quando cioè un gruppo di venticinque persone, composto da giovani con sindrome di Down ed educatori di Italia, Argentina, Venezuela e Spagna, è partito per un’avventura per terra e per mare, con l’obiettivo di capire che cosa vuol dire lavorare e convivere con altre persone alla ricerca del proprio futuro.
Il gruppo stesso si è incontrato dunque a Roma per poi spostarsi a Genova, dove inizierà appunto la sua avventura marinaresca, che vedrà i componenti navigare a bordo di Nave Italia, brigantino della Fondazione Tender to Nave Italia, affiancando l’equipaggio nelle varie operazioni a bordo.

«L’idea del progetto – spiegano i responsabili dell’AIPD – è sostanzialmente quella di sfruttare il lavoro a bordo come metafora del “lavoro”, dove i marinai faranno da tutor ai ragazzi nell’apprendimento delle mansioni e tutti contribuiranno a condurre la nave, curando al tempo stesso gli alloggi, la preparazione dei pasti e ogni incombenza quotidiana. Momenti di razionalizzazione e discussione aiuteranno i partecipanti a trasferire l’esperienza nella propria vita. La convivenza in un ambiente come quello della nave li aiuterà a sviluppare capacità di collaborazione, rispetto delle regole e degli altri, tolleranza e capacità di affrontare gli imprevisti. Lo scambio di culture e lingue aggiungerà ulteriori stimoli al percorso».

Lunedì 28 maggio, poi, il brigantino aprirà ai visitatori, nel Porto di Civitavecchia (ore 11), dove i ragazzi guideranno gli ospiti e racconteranno con immagini e parole la propria esperienza. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: AIPD, tel. 06 3723909, aipd@aipd.it.
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