Legge Delega sulla disabilità (Legge 227/21) e Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità, divenuto il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, finalizzato a fornire piena attuazione agli interventi legislativi in materia di disabilità, come previsto dalla stessa Legge Delega e trasferito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al Ministero dell’Economia e delle Finanze: è il tema iniziale tra quelli trattati dal Centro Studi Giuridici HandyLex in un primo approfondimento di questi giorni, dedicato ai vari interventi riguardanti le persone con disabilità e le loro famiglie nella Legge di Bilancio per il 2022 (Legge 234/21), approfondimento di cui suggeriamo senz’altro la consultazione (a questo link).
L’analisi di HandyLex prende poi in considerazione i LEPS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali) per la Non Autosufficienza, il settore del turismo, quello relativo all’eliminazione delle barriere architettoniche (con detrazione delle spese), gli alunni e alunne con disabilità e il trasporto scolastico, fino agli specifici Fondi, tra i quali, oltre a quello già citato per l’inclusione delle persone con disabilità, quello per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni e alunne con disabilità e quello per la cura delle persone con disturbo dello spettro autistico. A concludere, infine, il paragrafo sugli incentivi alle Federazioni sportive e sui contributi ad Associazioni e organizzazioni di persone con disabilità.
«Gli stanziamenti approvati – rileva HandyLex nella parte introduttiva – ammontanti a circa un miliardo di euro aggiuntivi, con l’istituzione di nuovi Fondi specifici, tendono a fornire sostegno concreto sia alle politiche per l’inclusione, con la realizzazione di progetti di vita indipendente e sia al sostegno delle persone con disabilità e delle loro famiglie».
«Non meno rilevante – si aggiunge – va ritenuta la misura prevista per il sostegno all’occupazione femminile, con un incremento di 50 milioni di euro al Fondo per la parità salariale di genere, ampliando le finalità di impiego e prevedendo inoltre che sia destinato al supporto della partecipazione delle donne al mercato del lavoro anche attraverso la definizione di procedure incentivanti le imprese che assicurino la parità di genere. Presso il Ministero del Lavoro, infine, sarà istituito un Fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione di parità di genere, con una dotazione di 3 milioni di euro per l’anno 2022». (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile l’approfondimento sulla Legge di Bilancio per il 2022, curato dal Centro Studi Giuridici HandyLex.
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