
«Dignità è anche un Paese non distratto di fronte ai problemi quotidiani che le persone con disabilità devono affrontare»: così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante il suo discorso di insediamento pronunciato poco fa in Parlamento.
Esattamente sette anni fa, era il 3 febbraio 2015, durante il discorso successivo alla sua prima elezione, Mattarella aveva dichiarato che «garantire la Costituzione significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità».
Diritti, dignità, persone con disabilità: le parole giuste, che in questi anni non sono mai mancate, da parte del Capo dello Stato, così come l’attenzione agli ostacoli, alle difficoltà e alle discriminazioni vissuti giorno dopo giorno dalle persone con disabilità e le loro famiglie.
Molto bene Presidente! Sta ora a chi ha applaudito ripetutamente il suo discorso, i Parlamentari davanti a lei, i componenti del Governo dietro, mutare in fatti concreti quelle sue parole chiare e nette. Perché ora, come è stato scritto dopo le troppe parole della settimana che ha portato alla sua rielezione, «è il tempo del silenzio e della serietà» e, appunto, delle azioni concrete.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Il Disegno di Legge Zan e la disabilità: opinioni a confronto Riceviamo un testo dal sito «Progetto Autismo», a firma di Monica Boccardi e Paolo Cilia, che si riferisce, con toni critici, a un contributo da noi pubblicato, contenente due opinioni…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…