La Commissione sulla mobilità e le organizzazioni di persone con disabilità

Secondo quanto prescritto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, le Federazioni FISH e FAND si rivolgono ai ministri Giovannini (Infrastrutture e Mobilità Sostenibili) e Stefani (Disabilità) - che tramite uno specifico Decreto hanno istituito una Commissione di studio sull’accesso ai servizi per la mobilità - per far sì che «su una tematica così importante e anche alla luce del nostro grande impegno in questi anni di emergenza, venga inclusa la voce delle nostre organizzazioni, che rappresentano in modo principale la voce dei diretti interessati»

Disegno di omini a un tavolo di confronto, uno con e uno senza disabilità«Apprendendo con piacere della nascita di questa Commissione, ricordiamo che la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata in Italia con la Legge 18/09, impone alle Pubbliche Amministrazioni di rimodellare i propri procedimenti, aprendo all’intervento di portatori degli interessi delle persone con disabilità, ponendo le basi per un ruolo pregnante della società civile nell’implementazione delle norme convenzionali e avvalorando meccanismi collaborativi»: lo hanno scritto i Presidenti di FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), Vincenzo Falabella e Nazaro Pagano, al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini e alla ministra per le Disabilità Erika Stefani, che tramite uno specifico Decreto, hanno istituito nelle scorse settimane una Commissione di studio sull’accesso ai servizi per la mobilità.

«Infatti – hanno aggiunto i Presidenti di FISH e FAND – in ottica di mainstreaming [inserimento delle politiche sulla disabilità in tutte le politiche generali, N.d.R.] è importante garantire alle organizzazioni di persone con disabilità e loro familiari, da un lato di partecipare agli organismi che possono proporre azioni al Governo, dall’altro di essere ascoltati in modo consultivo dalle Autorità di Governo prima che esse procedano ad attuare misure di intervento che potrebbero generare una violazione dei loro diritti. Riteniamo pertanto fondamentale che su una tematica così importante e a seguito del grande impegno profuso dalle nostre Federazioni in questi anni di emergenza, per altro riconosciuto dallo stesso Governo centrale, venga inclusa la voce delle nostre organizzazioni, che rappresentano in modo principale la voce dei diretti interessati». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishonlus.it.

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