Dal 1968 Pax Christi (Movimento Cattolico Internazionale per la Pace) organizza a Capodanno la Marcia della Pace, una tre giorni di dibattiti e preghiera che per il 2005 si è aperta a Trento il 29 dicembre, per poi concludersi nella notte del 31.
A fare notizia in questo momento non è però l’iniziativa in sé, ma l’ennesimo richiamo della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), che torna a far sentire il peso delle gerarchie ecclesiastiche sui movimenti e gruppi religiosi cattolici a pochi mesi di distanza dal vincolo posto ai frati francescani di Assisi, anch’essi molto spesso impegnati in manifestazioni analoghe a quella promossa da Pax Christi.
Questa volta il veto della Conferenza Episcopale Italiana ha colpito in prima battuta gli organizzatori della Marcia di fine anno, cui è stata contestata la scelta di alcuni relatori invitati a portare il loro contributo all’iniziativa e soprattutto di due di essi particolarmente indesiderati, sostituiti dall’alto senza troppi complimenti.
Si tratta di due persone degne di stima come Arturo Paoli, missionario in America Latina per quarant’anni e Antonio Papisca, docente di Diritto Internazionale all’Università di Padova, divenuti entrambi oggetto di una soperchieria incomprensibile, destinata in genere a chi viene a torto o a ragione considerato “un cattivo maestro”.
Al professor Antonio Papisca, in particolare, che ha recentemente aperto con un suo intervento i lavori del Seminario Nazionale sulla Progettazione Inclusiva e Universale organizzato dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) a Ferrara, la Federazione stessa esprime tutta la solidarietà che merita un professionista competente e un compagno di viaggio nel percorso verso la diffusione di una cultura della non discriminazione fondata sui diritti umani.
Ricordiamo che il professor Papisca è anche uno dei membri del Comitato Scientifico del nuovo corso voluto dall’Università di Padova, intitolato Diritti umani e disabilità. Gli strumenti di tutela delle istituzioni nazionali e internazionali.
Un motivo in più, probabilmente, per essere considerato un pericoloso sovversivo.
*Presidente nazionale FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Anche la FISH per la pace e i diritti umani In occasione delle tante iniziative organizzate nel corso della "Settimana per la Pace", che culmineranno domenica 7 ottobre nella Marcia Perugia-Assisi, anche le persone con disabilità che si riconoscono nei…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…