In occasione dell’importante mostra in corso di svolgimento fino al 27 marzo al Museo di Roma (Palazzo Braschi), intitolata Klimt. La Secessione e l’Italia, l’impegno dell’Associazione Museum – nata nel 1994 a Roma, consociata con l’UICI capitolina (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e da sempre impegnata a garantire l’accessibilità all’arte quale diritto di ogni cittadino – ha fatto sì che già nel febbraio scorso vi sia stata una prima visita tattile, alla quale ne seguiranno altre due, dopodomani, mercoledì 16 e mercoledì 23 marzo.
La mostra, va ricordato innanzitutto, ripercorre le tappe dell’intera parabola artistica di Gustav Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagandone per la prima volta il rapporto con l’Italia, narrando dei suoi viaggi e dei suoi successi espositivi.
«Per queste visite tattili – spiega Maria Poscolieri, presidente di Museum – , rivolte a persone con disabilità visiva, sono state selezionate tre opere pittoriche, tra le più emblematiche del percorso artistico di Klimt, vale a dire La Giuditta, Ritratto di signora e un particolare del Fregio di Beethoven, tutte presenti in mostra, che verranno fatte conoscere attraverso disegni tattili, audio musicali e di prosa. Si potrà inoltre toccare anche la scultura Gli amanti di Giovanni Prini, che attinge al linguaggio innovativo di Klimt. Sarà quindi una visita pienamente immersiva, per coinvolgere i partecipanti alla scoperta dell’artista attraverso la sua arte, ma, come è caratteristica delle Secessione Viennese, cercando anche di stimolare l’immaginazione delle persone con musiche e brani che possano evocare la cosiddetta “Arte totale”».
«Attraverso dunque i sussidi didattici da noi realizzati – aggiunge la Presidente di Museum -, potremo proporre un artista particolarmente interessante che ha creato una sua particolare e personale rappresentazione artistica. La nostra Associazione, del resto, è sempre molto attenta alle mostre temporanee che troppo spesso rappresentano un momento di esclusione per le persone con disabilità visiva. Siamo convinti infatti che l’inclusione passi anche attraverso queste metodiche, per rendere l’arte partecipata veramente da tutti. Ringraziamo per questo Fulvia Strano, della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, per la sensibilità dimostrata venendo incontro alla nostra richiesta di promuovere le visite tattili». (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione e per prenotarsi alle visite tattili riguardanti la mostra romana di Klimt: assmuseum@gmail.com.
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