L’importanza anche didattica di un film come “Un giorno la notte”

«Opera che apre gli occhi!», come è stato scritto a suo tempo, “Un giorno la notte” è un film che ha al centro la vita del ventenne Sainey, arrivato in Italia da un Paese africano, con la speranza di trovare una soluzione per la retinite pigmentosa di cui soffre e che sa reagire anche contro le difficoltà più grandi. Si tratta di un’opera preziosa anche dal punto di vista didattico ed educativo, di cui bene fa l’UICI di Reggio Emilia a proporre una nuova proiezione all’interno di una scuola superiore di Montecchio Emilia
Sainey Fatty
Sainey Fatty, protagonista del film “Un giorno la notte”

Dopo le proiezioni di ottobre a Reggio Emilia, di novembre a Piacenza e di dicembre a Modena, a cura delle locali Sezioni dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), già nel marzo scorso l’UICI di Reggio Emilia era tornata a promuovere un ulteriore evento dedicato al film Un giorno la notte di Michele Aiello e Michele Cattani, con l’autonarrazione visiva di Sainey Fatty e l’audiodescrizione di Andrea Pennacchi, opera prodotta da ZALAB Film, vincitrice del Premio Giuseppe Folchi come miglior documentario del 2021. Lo farà ancora nella mattinata di domani, mercoledì 6 aprile, presso l’Istituto Statale Superiore Silvio D’Arzo di Montecchio Emilia, in collaborazione con l’Istituto Garibaldi per i Ciechi e l’Assessorato alla Scuola, alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili di Montecchio Emilia.
Durante la mattinata, dunque, nell’aula magna dell’istituto si svolgeranno due proiezioni presso l’Istituto D’Arzo – offerte in visione gratuita grazie a ZALAB e all’Associazione Arca di Noè, con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia-Romagna – coinvolgendo quattro classi prime, due del Liceo Scientifico e due dell’Istituto Tecnico Economico. Al termine è previsto un dibattito con gli studenti, con la partecipazione di Sainey Fatty e del coprotagonista del film Pasquale Di Flaviano, oltreché dell’assessora comunale di Montecchio Emilia Elena Terenziani, di Chiara Tirelli, presidente dell’UICI di Reggio Emilia, di Damiano Pisi, docente dell’Istituto ospitante e di Paola Terranova, responsabile della Biblioteca dell’Istituto Garibaldi.

Un giorno la notte, come avevamo scritto a suo tempo, è un prezioso film biografico, «un’opera che “apre gli occhi!”», come è stato scritto, e che ha al centro la vita del ventenne Sainey, arrivato in Italia dal Paese africano del Gambia, con la speranza di trovare una soluzione per la retinite pigmentosa di cui soffre. Dopo avere scoperto che anche qui non esiste una cura, cerca di imparare più cose possibili per prepararsi alla cecità, ma in questo viaggio verso l’oscurità, incontra un nuovo amico e scopre la passione per un nuovo sport, il baseball. Decide così di filmare la sua storia in prima persona e di mostrare al mondo che bisogna reagire anche contro le difficoltà più grandi, finendo con il coinvolgere lo spettatore in un turbinio di relazioni umane, moti d’animo e conquiste silenziose.
«A partire dalla quotidianità di Sainey – sottolineano dall’UICI di Reggio Emilia – e dal binomio auto-rappresentazione/rappresentazione, disabilità/normalità, impossibilità/possibilità, sogno/realtà, il pubblico avrà la speciale occasione di potere sperimentare la percezione degli stessi testimoni del film, anche grazie alla scelta dei registi del formato 4:3. Inoltre, il film viene presentato nella versione audiodescritta a cura di Andrea Pennacchi, per consentire a tutti i presenti, vedenti e non vedenti, di vivere un’esperienza inconsueta, peculiare e d’impatto». (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione: Marzia Mecozzi (m.mecozzi@audiotre.com).

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