Insegnante e mamma di una bimba con disabilità, Mirella Antonione Casale, alla quale un po’ di anni fa abbiamo avuto anche il piacere di dedicare una lunga intervista (a questo link), cominciò nella seconda metà degli Anni Sessanta una strenua battaglia per il riconoscimento del diritto ai ragazzi con disabilità di frequentare insieme agli altri bambini la scuola dell’obbligo. Fu anche grazie alle sue iniziative che il Parlamento Italiano approvò nel 1977 la Legge 517, che cancellò le “classi speciali”.
Nel 2016, come raccontammo sulle nostre pagine, venne trasmessa da Raiuno la fiction La classe degli asini, liberamente ispirata alle vicende di colei che oltre ad essere stata una docente, è stata anche una “mamma ANFFAS”, ove ANFFAS sta naturalmente per Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, ovvero una delle tantissime madri di persone con disabilità, specie intellettiva e/o relazionale, che in tutta Italia si sono battute e si battono ancora oggi per l’affermazione dei fondamentali diritti dei propri figli, tra cui quello ad avere un’istruzione inclusiva e di qualità.
Proprio al titolo di quella fiction, per far sì che mai più vi siano “classi degli asini”, o in traduzione concettuale “classi speciali”, si è ispirata l’ANFFAS di Modica, in provincia di Ragusa, per il proprio nuovo progetto – denominato appunto La scuola degli asini e dedicato ai più piccoli e alle più piccole con disabilità, BES (Bisogni Educativi Speciali) o DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento).
«Obiettivo del servizio connesso a questo progetto – spiegano dall’Associazione siciliana – è quello di fornire un sostegno psicosociale alla famiglia, che spesso si trova ad affrontare problematiche gravi senza adeguato sostegno, e sostenere il minore, per cui è fondamentale una presa in carico precoce, tramite trattamenti educativi-abilitativi da svolgersi direttamente a domicilio. Le attività sono personalizzate per ogni bambino e bambina, e tramite il gioco strutturato, si mira a potenziarne e svilupparne le abilità cognitive, motorie e relazionali, favorendo anche lo sviluppo dei prerequisiti di base e/o il potenziamento e consolidamento per gli apprendimenti scolastici, agendo in sinergia con gli altri servizi che si occupano del minore».
Nato da poco, La scuola degli asini ha tuttavia alle spalle un’équipe di giovani professioniste appositamente formate, tanto che già diverse famiglie hanno fatto richiesta di accesso al servizio.
Fondamentale, ricordano in conclusione dell’ANFFAS di Modica, è stato il sostegno dell’Unione Buddhista Italiana, che con i fondi del suo 8 per mille, ha permesso di ridurre sensibilmente i costi e raggiungere anche famiglie che in assenza di un contributo non avrebbero potuto accedere al servizio stesso. (S.B.)
Per ogni informazione e approfondimento: info@anffasmodica.it.
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