Per le persone con disabilità l’autonomia personale assurge spesso a simbolo di libertà. E quale libertà è più emblematica di quella di muoversi, di spostarsi, di girare senza pensieri, un po’ come un ragazzino che marina la scuola?
Questo simbolo di libertà motoria mi si è concretizzato improvvisamente davanti agli occhi in un bel pomeriggio di inizio maggio, nella centralissima Piazza De Ferrari, cuore di Genova.
Una ragazza in carrozzina elettrica faceva lo “slalom” tra i passanti, su un ampio marciapiede, portandosi appresso un accompagnatore, su una piccola pedana posteriore, un po’ come fanno le mamme che hanno due figli: il più piccolo in carrozzella e quello più grandicello in piedi su una pedana.
La guidatrice doveva essere molto brava perché, ad onta dello slalom, la faccia del “passeggero” era tranquillissima. E altrettanto serena e sorridente era quella dei pedoni “slalomizzati”.
Forse il Codice della Strada non permetterebbe simili soluzioni di trasporto, ma libertà val bene una piccola infrazione.
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