Il Garante dei diritti di chi è privato della libertà e i Comuni italiani

È certamente degno di nota il protocollo siglato tra il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), dai rispettivi presidenti Mauro Palma ed Enzo Bianco, specie considerando l’importanza di tale Garante anche per i diritti delle persone con disabilità, e in particolare per quelle che vivono in strutture residenziali
Mauro Palma ed Enzo Bianco
Mauro Palma (a sinistra) ed Enzo Bianco siglano il protocollo tra Garante dei diritti delle persone private della libertà e ANCI

È certamente degno di nota il protocollo signalto tra il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), dai rispettivi presidenti Mauro Palma ed Enzo Bianco, specie considerando l’importanza di tale Garante anche per i diritti delle persone con disabilità, e in particolare per quelle che vivono in strutture residenziali, come ben testimoniato anche dalla recente Relazione presentata al Parlamento di cui abbiamo ampiamente scritto anche sulle nostre pagine (se ne legga in Contro ogni segregazione e istituzionalizzazione delle persone con disabilità).

Volto a sostenere i Garanti dei diritti delle persone private della libertà personale nominati dai singoli Comuni e a dare maggiore omogeneità ai loro criteri di nomina e ai loro metodi di lavoro, il protocollo prevede, in particolare, «una procedura condivisa di riconoscimento dei Garanti locali al fine di poter conferire loro apposita delega delle funzioni come previsto dalla normativa vigente». Esso prevede inoltre di costituire un gruppo di lavoro con i Garanti comunali e alla presenza del Garante Nazionale, per la «redazione di Linee Guida per i Comuni sui requisiti minimi da adottare per la nomina del Garante Comunale». (S.B.)

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