Un costante lavoro di sensibilizzazione, di sollecitazioni, incontri, studi e petizioni, che ha visto in prima linea l’UICI di Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e di cui abbiamo anche in più occasioni riferito sulle nostre pagine: il tutto per arrivare a un uso consapevole dei monopattini nella Capitale, con la necessità di scrivere le relative regole, garantendo, nello specifico, il diritto alla sicurezza e all’incolumità per tutte le persone cieche e ipovedenti.
Quasi due anni fa, ad esempio, in una nota diffusa dall’UICI romana, contemporanea al lancio di una petizione sul tema, si era letto: «Monopattini elettrici, hoverboard, segway e simili sono protagonisti controversi della micromobilità cittadina, che negli ultimi mesi hanno pian piano popolato le nostre città. Il monopattino è nato all’inizio del Novecento come mezzo riservato ai bambini, dapprima mosso a trazione umana; oggi, invece, monta un motore elettrico ed è diventato una vera alternativa per la mobilità ecosostenibile. Tutto bello? Magari anche sì, se tutto però funzionasse all’interno delle regole stabilite e del buon senso. La parola magica, infatti, dovrebbe essere rispetto; non solo per le regole ma, soprattutto, nei confronti di tutti i cittadini che vivono e condividono gli spazi nella propria città. Il rispetto è alla base di una civile convivenza. Invece, i gestori dello sharing [sistema di condivisione dei mezzi, N.d.R.] e gli utilizzatori molto spesso dimenticano la magia della solidarietà e ciò che prevale è solo malcostume. L’utilizzo del monopattino su marciapiedi, su strada in contromano, l’abbandono del mezzo ovunque e le alte velocità che minacciano la sicurezza dei pedoni, sono atteggiamenti puniti dal Codice della Strada, ma ci si rende conto che tali norme rimangono sulla carta e molto spesso inapplicate. I cittadini hanno bisogno di protezione da una vera minaccia alla propria sicurezza. È quindi necessario affiancare all’attuale normativa alcuni accorgimenti che ridurrebbero la pericolosità di un mezzo il quale, usato impropriamente, diventa una vera “mina vagante”».
Ebbene, alla fine un risultato concreto è arrivato, se è vero che proprio grazie anche al lavoro congiunto con l’UICI, l’Amministrazione Capitolina ha reso noto a fine luglio di avere approvato «una delibera con le linee guida per l’autorizzazione dei servizi di noleggio in sharing di monopattini ed e-bike», grazie alla quale, secondo le parole del sindaco Gualtieri, «si arriverà a una razionalizzazione della presenza dei monopattini in città, riducendoli nel numero e garantendo regole chiare che favoriscano il servizio su tutto il territorio cittadino e limitino gli abusi, nell’utilizzo, nella velocità e nelle possibilità di parcheggio» (a questo link il testo integrale della nota diffusa dall’Ufficio Stampa del Comune di Roma).
«Ci riteniamo molto soddisfatti – commenta Giuliano Frittelli, presidente dell’UICI di Roma – confidando però che all’attuazione segua anche il monitoraggio della situazione». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@uicroma.it (Giovanni Fornaciari).
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