Quei rischi per i lavoratori fragili e i loro caregiver: il Ministero precisa

«Gli eventi indicati in quel provvedimento sono meramente esemplificativi (e non tassativi e, dunque, esaustivi) di quelle situazioni di sospensione protette dal legislatore. Prossimamente una Circolare fornirà precisazioni in proposito»: si dichiara soddisfatta, l’Associazione Luca Coscioni, di tale risposta ricevuta dal Ministero del Lavoro, a quanto sottolineato rispetto a un passaggio del cosiddetto “Decreto Trasparenza”, ovvero ad eventuali rischi di licenziamento per i lavoratori più fragili e i loro caregiver
Caregiver con persona disabile
Una caregiver familiare, insieme a una persona con disabilità gravecaregiver

A proposito del Decreto Legislativo 104/22 (Attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea), noto anche come “Decreto Trasparenza” ed entrato in vigore il 13 agosto scorso, l’Associazione Luca Coscioni aveva chiesto un intervento urgente al Governo, rivolgendosi direttamente al presidente del Consiglio Draghi e ai ministri Orlando (Lavoro e Politiche Sociali) e Stefani (Disabilità), ritenendo che tale provvedimento potesse esporre i lavoratori più fragili e i loro caregiver a rischio di licenziamento.
Sottolineando infatti una questione sollevata anche dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), l’Associazione Coscioni aveva evidenziato il fatto che «l’articolo 7, comma 3 del Decreto indica gli “eventi” per i quali il periodo di prova di sei mesi si interrompe senza conseguenze per il lavoratore e cita espressamente quattro ipotesi: malattia, infortunio, congedo di maternità/paternità obbligatori. Da queste circostanze è escluso il congedo straordinario per assistenza alle persone con disabilità. Ne deriva che i caregiver non hanno alcuna tutela e sono di fatto esposti al licenziamento, se durante i sei mesi di prova usufruiscono di permessi e benefici della Legge 104/92, per accudire una persona con disabilità».

Alla richiesta dell’Associazione, dunque, ha ora risposto così il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: «Gli eventi indicati nel comma 3 dell’articolo 7 del Decreto Legislativo 104/2022 sono meramente esemplificativi (e non tassativi e, dunque, esaustivi) di quelle situazioni di sospensione protette dal legislatore [grassetto nostro nella citazione, N.d.R.]».
Dal Ministero stesso, inoltre, è stato reso noto che «è in corso di preparazione una Circolare che fornirà precisazioni in proposito».

«Accogliamo con estrema soddisfazione la risposta del Ministero del Lavoro alla nostra richiesta – commenta Filomena Gallo, avvocato e segretario nazionale dell’Associazione Coscioni – in merito alla presunta esclusione da parte delle persone con disabilità e dei loro caregiver dalle categorie di lavoratori protetti dal rischio di licenziamento in caso di interruzione del periodo di prova. Le persone con disabilità e i loro caregiver, ovvero le categorie di lavoratori tutelate dalla Legge 104/92, hanno già grosse difficoltà nell’accesso al mondo del lavoro ed esporli ad un rischio del genere sarebbe stato inaccettabile».
«Attendiamo pertanto le precisazioni sul Decreto promesse dal Ministero – aggiunge – e ci mettiamo a disposizione per lavorare insieme per ridurre sempre di più le gravi discriminazioni ai danni dei soggetti più deboli in ogni campo, a partire da quello del lavoro». (S.B.) 

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Fabio Miceli (fabio.miceli@associazionelucacoscioni.it).

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