«Il Comune di Milano sta informando persone con disabilità, familiari e associazioni di aver “provveduto a cancellare la voce del Bilancio 2006 relativa agli interventi a favore dell’handicap grave”. L’Amministrazione comunale sceglie quindi di scaricare sulle persone con grave disabilità le conseguenze dei tagli ai fondi degli Enti Locali, compiendo un grave atto di discriminazione. Le Associazioni chiedono ai candidati sindaci di prendere posizione contro questa scelta».
È quanto denuncia in una nota ufficiale la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), federazione che proprio nei giorni scorsi ha incontrato Letizia Moratti e Bruno Ferrante, vale a dire i candidati sindaci dei principali schieramenti politici che si affronteranno a Milano nelle prossime elezioni amministrative del 28 maggio.
«Con un breve messaggio di risposta “alle diverse richieste pervenute” – sottolinea ancora la LEDHA – il Settore Servizi Sociosanitari del Comune ha confermato dunque che “a causa della cospicua riduzione dei trasferimenti regionali, il Comune di Milano ha provveduto a cancellare la voce del Bilancio 2006 relativa agli interventi a favore dell’handicap grave”. Una scelta che va a colpire le persone con grave disabilità che trovavano nei fondi previsti dalla Legge 162/1998 le uniche risorse per poter sostenere le spese per l’assistenza e l’aiuto personale e i servizi necessari per sostenere l’accoglienza in comunità di accoglienza per periodi brevi e di emergenza».
Si tratta, secondo la LEDHA, di una scelta «non obbligata e nient’affatto scontata. Infatti, i tagli ai fondi per le politiche sociali sono stati evidenti e di grande entità. Non a caso le Associazioni avevano a suo tempo protestato vivacemente contro il Governo, fino ad arrivare ad organizzare una manifestazione di protesta a Roma il 15 novembre del 2005. Ora gli effetti della riduzione di questi fondi si stanno facendo sentire sui bilanci degli Enti Locali sotto forma di consistenti riduzioni dei fondi regionali. Nulla però indica ai Comuni come debbano gestire queste misure e men che meno viene data indicazione di tagliare proprio le risorse destinate alle persone con grave disabilità che cercano di vivere in autonomia e indipendenza».
Una situazione, in conclusione, che le numerose Associazioni aderenti alla LEDHA intendono presentare immediatamente all’attenzione di tutti i candidati sindaci, chiedendo un impegno solenne a ripristinare immediatamente dopo le elezioni questo Fondo previsto dalla legge.
(S.B.)
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