Una stazione ferroviaria non può restare un mese con l’ascensore rotto!

«Non è grave il fatto che un ascensore si sia rotto, ma è inaccettabile, inqualificabile e vergognoso che venga riparato dopo un mese. Un mese di vita, un mese di diritti umani compressi, un mese di mancanza di mobilità per le persone con disabilità!»: a dirlo è Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, che torna a denunciare una situazione ritenuta ormai “cronica” in alcune stazioni ferroviarie della propria Regione e nello specifico in quella di Montesilvano
Claudio Ferrante, ascensore totto a Montesilvano
Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, davanti all’ascensore rotto nella stazione di Montesilvano (Pescara)

«Non è grave il fatto che un ascensore si sia rotto, ma è inaccettabile, inqualificabile e vergognoso che venga riparato dopo un mese. Un mese di vita, un mese di diritti umani compressi, un mese di mancanza di mobilità per le persone con disabilità!»: a dirlo è Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, che torna a denunciare una situazione ritenuta ormai “cronica” in alcune stazioni ferroviarie della propria Regione.
Nel mese di giugno dello scorso anno, infatti, come avevamo segnalato anche sulle nostre pagine, era stata la stessa Associazione Carrozzine Determinate a rendere nota una  vera e propria sequenza di disservizi, innanzitutto rispetto alla stazione di Montesilvano, dove una ragazza di Pescara in carrozzina aveva dovuto essere presa in braccio, a causa dell’ascensore rotto, così com’era successo, più o meno negli stessi giorni, a una bimba presso la stazione di Portanuova a Pescara. In precedenza a Silvi, un ragazzo con disabilità in carrozzina era stato trasportato su e giù per le scale, in quel caso perché la stazione locale era proprio priva di ascensore.
Ebbene, dopo essere stato riparato lo scorso anno, dal 9 febbraio, come denuncia Ferrante, «l’ascensore della stazione di Montesilvano è nuovamente guasto e RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha affisso un cartello con l’indicazione che il servizio sarà ripristinato il 3 marzo!».

«Questa – dichiara il Presidente delle Carrozzine Determinate – non è soltanto una grave discriminazione, ma è una vera e propria presa in giro, anche perché nel sito ufficiale di RFI si legge: “In applicazione del Regolamento CE 1371/2007 su ‘diritti e obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario’, ci impegniamo per garantire l’accessibilità delle stazioni a tutti i cittadini. Dedichiamo una particolare attenzione alle persone con disabilità o a ridotta mobilità”. Ora basta, quindi! Denunciamo il ripetersi continuo di tali disservizi e oltre a chiedere che si proceda immediatamente alla riparazione dell’ascensore nella stazione di Montesilvano, pretendiamo un piano di manutenzione costante, per evitare che gli ascensori in tutte le stazioni, si fermino anche per una sola ora! E nel mentre, che a tutte le persone con disabilità RFI metta a disposizione un mezzo alternativo accessibile e gratuito che possa consentire di rispettare il diritto alla mobilità di tutti quei cittadini e cittadine che a causa di quell’ascensore vengono discriminati e umiliati».
A tal proposito l’Associazione abruzzese ha anche rivolto un appello al Sindaco di Montesilvano De Martinis e al Consigliere Delegato alle Politiche per l’Accessibilità Manganiello, affinché anche la Giunta e l’intero Consiglio Comunale prendano pubblicamente le distanze da tale comportamento di RFI. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: carrozzinedeterminate@hotmail.it.

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