Come garantire il futuro dei nostri figli

Si calcola che solo nel Lazio siano ben 35.000 le persone in situazione di gravità, potenziali destinatarie di un intervento normativo per il cosiddetto "dopo di noi". Di questo e altro si parlerà a Roma il 19 giugno, nel corso di un convegno organizzato dalla Comunità Capodarco di Roma e da Assohandicap, ove si tenterà di trovare delle risposte a due interrogativi ricorrenti da parte di tanti genitori: «Cosa sarà dopo di noi dei nostri figli con disabilità? Chi si prenderà cura di loro?»

Giovane con disabilità insieme alla madre«Cosa sarà dopo di noi dei nostri figli con disabilità? Chi si prenderà cura di loro?». Sono domande ricorrenti, gli interrogativi di tutti i genitori preoccupati del futuro del figlio, con la speranza che una volta diventato adulto, qualcuno possa prendersi cura di lui. Un argomento sempre complesso, che coinvolge aspetti emotivi assai delicati, ma anche concrete questioni giuridiche, economiche, finanziarie, assistenziali e abitative.

Se ne parlerà venerdì 19 giugno a Roma (Domina Hotel Conference, Zona Statuario, ore 16-20), durante il convegno denominato Le nuove forme di accoglienza. Come garantire il futuro dei nostri figli, organizzato dalla Comunità Capodarco di Roma, in collaborazione con Assohandicap ONLUS.
L’occasione sarà propizia per individuare le soluzioni più adeguate, per promettere una buona qualità di vita alle persone con disabilità, quando le famiglie non saranno più in grado di occuparsene. Attraverso il confronto tra esperienze presenti e operative da anni sul territorio regionale del Lazio, l’incontro offrirà infatti numerosi spunti di riflessione per la promozione di nuovi modelli e strumenti.

«L’ammontare totale dei casi in cui ci sono figli in situazione di gravità, potenziali destinatari di un intervento normativo per il “dopo di noi” – spiegano i promotori del convegno – sono circa 35.000 solo nel Lazio. Si tratta di persone che fruiscono dell’indennità di accompagnamento, unita o meno ad altre provvidenze, riconosciute dalle competenti Commissioni Sanitarie nell’incapacità di compiere gli atti della vita quotidiana, e pertanto implicitamente bisognevoli di assistenza continua».
Da segnalare, intanto, che è stata presentata agli Uffici Legislativi del Senato una bozza di proposta di legge per la gestione dei patrimoni che intende innovare le modalità di gestione e segregazione di beni dedicati a specifiche finalità di riconosciuta valenza sociale. Un lavoro, questo, che ha coinvolto esperti della Banca d’Italia, di Assohandicap e dell’Ordine degli Avvocati Tributaristi.

All’incontro del 19 giugno è prevista la partecipazione di don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco di Roma, di Fiammetta Fabris del Gruppo Unipol, di Alessandro Moretti, presidente di Assohandicap, di Maurizio Pittori, presidente dell’Associazione Assistenza Figli Inabili Banca d’Italia, del senatore Stefano De Lillo della Commissione Sanità del Senato e di Augusto Battaglia, consigliere regionale del Lazio. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Comunità Capodarco di Roma (Emiliano Fiore), tel. 06 71291400 – 348.8022793, ufficiostampa@capodarco.it – Assohandicap ONLUS, tel. 06 9388891, info@assohandicap.com.
Share the Post: