Epilessia: purtroppo la discriminazione continua

Nonostante infatti le ripetute Sentenze dei Tribunali - come quella emessa all'inizio di quest'anno dal TAR del Veneto - vi sono Commissioni Medico Locali che continuano a negare il rinnovo della patente oltre i due anni a persone certificatamente guarite dall'epilessia. È accaduto anche nelle scorse settimane a Vicenza e l'AICE denuncia tale discriminazione, ribadendo che in attesa dell'approvazione di una Proposta di Legge bipartisan, che dovrebbe risolvere il problema, continuerà a sostenere in ogni modo tutte le persone coinvolte in situazioni del genere

In primo piano dito puntato, sullo sfondo faccia di uomo sfuocata«Nonostante le Sentenze dei Tribunali (ad esempio quella del TAR di Venezia n. 73/09) riconoscano per le epilessie i casi di guarigione e, in questi casi, stigmatizzino come ingiustificata discriminazione la limitazione a soli due anni della patente (articolo 320 del DPR 495/92), il preconcetto continua».
Lo scrive Giovanni Battista Pesce, presidente nazionale dell’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia), in un messaggio inviato al Presidente della Repubblica, al Ministro dei Trasporti e a numerose altre personalità istituzionali – nazionali e del Veneto – oltre che ai principali organi d’informazione.
Era stato del resto lo stesso presidente dell’AICE a segnalarci con soddisfazione, all’inizio di quest’anno, la citata Sentenza  del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Veneto n. 73/09, le cui parole chiave erano state assai chiare: «Il soggetto è completamente guarito»! «Una Sentenza – aveva commentato per l’occasione Pesce – che rafforza ulteriormente una delle principali battaglie condotte dalla nostra Associazione ovvero la rimozione della discriminazione, dello stigma e dei preconcetti nei confronti delle persone affette da epilessia» (ce ne siamo occupati nel testo disponibile cliccando qui).

Ebbene, a proposito di un nuovo caso riguardante un giovane della provincia di Vicenza, il presidente dell’AICE scrive: «Nonostante la sua guarigione, spontanea e da epilessia dell’infanzia sia certificata sin dall’età di 10 anni da un medico specialista del Servizio Pubblico, a 30 anni la Commissione Medico Locale di Vicenza ha, il 23 giugno, continuato a negargli la patente. L’AICE, dunque, sosterrà i ricorsi di questa persona sino al riconoscimento del suo diritto a guarire e ad essere pieno cittadino di questa Repubblica. Il ricorso al Ministero competente è già stato inoltrato».
«Risultano dubbie e ingiustificate – continua Pesce – le motivazioni di tale discriminazione poste in essere dalla Commissione Medico Locale di Vicenza, non tanto già sull’aspetto culturale inclusivo e – a fronte delle note Sentenze – legale, ma anche a fronte dell’evidenza scientifica certificata dagli stessi colleghi del medesimo Servizio Pubblico Sanitario».

In conclusione del suo messaggio, il presidente dell’AICE ricorda anche la Proposta di Legge n. 2060/90 – frutto del lungo lavoro di pressione svolto dall’AICE stessa – che è stata presentata alla Camera dalla deputata Barbara Saltamartini e firmata da altri settantasette parlamentari di tutto l’arco costituzionale. In tal senso Pesce sottolinea come, «in attesa che l’approvazione di quella Proposta bipartisan riconosca, senza dovere ricorrere ogni volta ai Tribunali, la cittadinanza dei nostri connazionali con epilessia pregressa o in atto, l’AICE darà il massimo sostegno a questa persona della provincia di Vicenza e a tutte le altre ancora discriminate per epilessia». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia), tel. 02 809299, assaice@iperbole.bologna.it.
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