Uno snodo ferroviario importante, ma sempre inaccessibile

È uno snodo ferroviario tra i più importanti del Friuli Venezia Giulia, con una novantina di treni passeggeri nei giorni feriali e 700.000 passeggeri all’anno. E tuttavia, nonostante i ripetuti appelli al Gruppo Rete Ferroviarie Italiane, da parte dell’Associazione Laluna e della locale Amministrazione Comunale, sembra che fino al 2026 continuerà a non essere accessibile alle persone con disabilità motoria. Ora il caso è arrivato sul tavolo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tramite un’Interrogazione Parlamentare

Persona con disabilità alla stazione di Casarsa (Pordenone)Il caso delle barriere architettoniche nella stazione ferroviaria di Casarsa della Delizia (Pordenone), del quale nell’ultimo anno e mezzo ci eravamo già occupati in due occasioni (se ne legga a questo e a questo link), sollevato dalla locale Associazione Laluna e ripreso anche dall’Amministrazione Comunale della città friulana, è arrivato tramite un’Interrogazione Parlamentare dei deputati Gerolamo Cangiano ed Emanuele Loperfido sul tavolo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nello scalo ferroviario di Casarsa della Delizia, infatti, l’assenza di un ascensore o di altre strutture idonee impedisce alle persone con disabilità motoria, ma anche a persone anziane e a famiglie con carrozzine, di raggiungere in autonomia il binario di partenza dei treni. «È un problema urgente – sottolineano da Laluna -, visto che la stazione di Casarsa è uno snodo ferroviario importante, tra quelli con il maggior traffico ferroviario nella Provincia di Pordenone, nonché tra i più importanti del Friuli Venezia Giulia con una novantina di treni passeggeri nei giorni feriali, tra quelli in partenza e in arrivo, e 700.000 passeggeri all’anno. Ebbene, nonostante i nostri continui appelli e le numerose missive inviate al Gruppo RFI, cui hanno fatto coro gli appelli del sindaco di Casarsa Colussi, che hanno fatto prendere coscienza del problema, nulla è ancora stato fatto per rimuovere le barriere architettoniche e piani di ristrutturazione alla mano, pare che fino al 2026 non vi siano in programma interventi per eliminarle».

«Siamo felici che il nostro appello per rendere accessibile la stazione di Casarsa sia arrivato in Parlamento – sottolinea Francesco Osquino, presidente di Laluna -: le esigenze specifiche delle persone con disabilità non possono infatti venire trascurate, né è accettabile che in un mondo moderno come il nostro, alle persone con disabilità sia ancora impedito l’accesso ai binari in autonomia e che ancora manchino sui treni di Trenitalia dei sistemi di carico per le carrozzine».

«Chiediamo – si legge tra l’altro nell’Interrogazione Parlamentare – se e quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere affinché Rete Ferroviaria Italiana affronti e risolva le criticità esistenti presso la Stazione Ferroviaria di Casarsa e se intenda interrogare Rete Ferroviaria Italiana in merito al mancato inserimento nel Piano Commerciale 2022-2026 di opere strutturali di abbattimento delle barriere architettoniche nella suddetta stazione, nonostante le ripetute sollecitazioni già effettuate dalle Associazioni interessate e dal Sindaco del Comune di Casarsa». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Michela Sovrano (michela.sovrano@gmail.com).

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