Il 15 marzo il Parlamento Europeo ha approvato una Proposta di Risoluzione relativa a Un adeguato reddito minimo che garantisca l’inclusione attiva, con la quale si invita la Commissione Europea a proporre una legislazione che istituisca un reddito minimo dignitoso in tutta l’Unione Europea.
Come viene sottolineato dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, tale Proposta include anche alcune importanti considerazioni sulla disabilità, ovvero il riconoscimento dei crescenti divari di povertà per le persone con disabilità nell’Unione Europea e in particolare per le donne con disabilità; l’evidenza data al costo della vita aggiuntivo e all’insufficiente sostegno previdenziale per le persone con disabilità; l’invito alla Commissione Europea di fornire agli Stati Membri dell’Unione risorse più flessibili, per contribuire a ridurre il tasso di disoccupazione delle persone con disabilità e di altre comunità escluse dal mondo del lavoro.
Per ottenere una proposta ambiziosa che porti a una Direttiva Quadro dell’Unione Europea, volta a garantire «un reddito minimo adeguato, accessibile e abilitante», si sta battendo a fondo Social Platform, il principale organismo europeo impegnato sulle questioni sociali, che rappresenta decine di migliaia di organizzazioni, impegnate sui diritti dei minori, di giovani e anziani, delle donne, di persone LGBTI, di persone con disabilità, di migranti privi di documenti, dei rom e di altri gruppi provenienti da contesti etnici o religiosi perseguitati, oltreché di coloro che forniscono servizi a tali persone. Lo stesso EDF aderisce a Social Platform e ne sta sostenendo la campagna sul reddito minimo, anche sottoscrivendo congiuntamente una lettera inviata nei giorni scorsi alla stessa Social Platform a tutti gli Eurodeputati (il testo in inglese è disponibile a questo link).
«Continueremo dunque a impegnarci a tutti i livelli – dichiarano dal Forum – perché venga promossa una legislazione a livello dell’Unione Europea, che garantisca un reddito dignitoso a tutte le persone con disabilità». (S.B.)
Articoli Correlati
- Donne e minori con disabilità: cosa dovrebbe esserci nel Terzo Programma d'Azione Nell’ampio e importante approfondimento che presentiamo oggi, Giampiero Griffo dettaglia una serie di specifiche linee di azioni che dovrebbero essere inserite nel nuovo Programma d’Azione dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle…
- Progetto di Vita: anatomia di un Decreto Il recente Decreto Legislativo 62/24, applicativo della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità, è stato giudicato da più parti come una vera e propria riforma radicale sul concetto stesso…
- La Direttiva Europea sulla violenza di genere e le donne con disabilità Le donne esposte a discriminazione intersezionale, tra le quali le donne con disabilità, corrono un rischio maggiore di subire violenze di genere, e gli Stati Membri dell’Unione Europea devono prestare…