Facendo tesoro dell’esperienza maturata con il progetto Introduzione allo sport per bambini autistici, la Pubblica Assistenza di Càscina (Pisa) ha promosso Autismo e Inclusione – Esperienze da raccontarci, un momento di confronto tra le organizzazioni del territorio impegnate nell’inclusone delle persone con autismo.
L’evento, realizzato in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Càscina, si svolgerà sabato 1° aprile (Biblioteca Comunale di Càscina, Viale Comaschi, 180, ore 15) alla vigilia della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo e sarà l’occasione per condividere una serie di esperienze di inclusione – riuscite o intraprese – di persone caratterizzate dalla neurodiversità.
L’evento si aprirà col saluto di un rappresentante dell’Amministrazione Comunale di Càscina, di Giorgio Catelani, presidente della Pubblica Assistenza organizzatrice, e degli/delle esponenti delle Associazioni Sportive aderenti al progetto Introduzione allo sport per bambini autistici.
A seguire vi saranno i seguenti interventi: Introduzione allo sport per bambini autistici nel gruppo dei pari, a cura di Alessio Priami della Pubblica Assistenza di Cascina; Strada facendo: la lunga via dell’inclusione, a cura di Andrea Galleschi della locale Associazione La RosaAmara; Campi estivi inclusivi: un’esperienza pilota, a cura di Luce Brazzo e Barbara Bellettini, rispettivamente dell’Associazione TARTA BLU di Peccioli (Pisa) e della Fattoria dei barbari; L’accessibilità museale: esperienze del territorio, a cura di Marco Santini, dell’Associazione Abbracciami di Empoli (Firenze); Specialmente circo: come valorizzare ed integrare la neurodiversità nelle attività circensi, a cura di Giulia Costa, della Cooperativa Chez nous,… le cirque! Di Pontedera (Pisa).
I ringraziamenti e i saluti finali saranno invece affidati al già citato Giorgio Catelani. (Simona Lancioni)
Per informazioni e approfondimenti: info@pubblicassistenzacascina.it.
Il presente testo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.
Articoli Correlati
- Perché servono servizi territoriali integrati e creativi «Il primo passo da fare - scrive Fausto Giancaterina -, quale fondamentale cambiamento per i servizi rivolti alle persone con disabilità, è l’ormai irrinunciabile integrazione tra il settore sanitario e…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…
- Progetto di Vita: anatomia di un Decreto Il recente Decreto Legislativo 62/24, applicativo della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità, è stato giudicato da più parti come una vera e propria riforma radicale sul concetto stesso…