Maria Rosario Duraccio eletta alla Presidenza di DPI Italia

Dopo due Presidenze al maschile, DPI Italia (Disabled Peoples’ International) ha ripristinato la tradizione che vede alla propria Presidenza una donna con disabilità. Si tratta di Maria Rosaria Duraccio, che è anche presidente del MOVICA (Movimento Vita Indipendente Campania), vicepresidente di ENIL Italia e componente della Giunta Nazionale della Federazione FISH, eletta appunto alla Presidenza in sede di rinnovo delle cariche associative, succedendo a Giampiero Griffo. Quest’ultimo, insieme a Dino Baarlam, Nunzia Coppedé e Marco Bozzetti, compone il nuovo Consiglio Direttivo
Maria Rosaria Duraccio
Maria Rosaria Duraccio, eletta alla Presidenza di DPI Italia

Dopo due Presidenze al maschile, DPI Italia (Disabled Peoples’ International) ha ripristinato nei giorni scorsi la tradizione che vede alla Presidenza di tale Organizzazione una donna con disabilità.
Si tratta di Maria Rosaria Duraccio, che è anche presidente del MOVICA (Movimento Vita Indipendente Campania), vicepresidente di ENIL Italia (European Network on Independent Living) e componente della Giunta Nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), cui DPI Italia aderisce, eletta appunto alla Presidenza in sede di rinnovo delle cariche associative, succedendo a Giampiero Griffo. Quest’ultimo, insieme a Dino Baarlam, Nunzia Coppedé e Marco Bozzetti, compone il nuovo Consiglio Direttivo.

DPI Italia è la componente nazionale di DPI, organizzazione mondiale presente in 142 Paesi nel mondo, accreditata e riconosciuta dalle principali Agenzie e Istituzioni europee ed extraeuropee. È nata ufficialmente il 16 ottobre 1994, pur essendo membro provvisorio di DPI sin dal 1990, ed è composta da numerose Associazioni di promozione e tutela dei diritti umani e civili delle persone con disabilità e delle loro famiglie, da Comitati Territoriali presenti in alcune Regioni italiane, nonché da singole persone con o senza disabilità, che vi aderiscono come soci sostenitori. Possono farne parte, secondo lo Statuto, solo le organizzazioni che abbiamo nel proprio Direttivo o tra i soci membri, la maggioranza di persone con disabilità. (S.B.)

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