Dopo avere lanciato l’8 novembre scorso la campagna denominata Buon Compleanno 328!, in occasione del decimo anniversario dalla promulgazione della Legge 328/00 (Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali), il 3 dicembre successivo (Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità), l’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) – con la consapevolezza che tale norma non è mai stata concretamente attuata, nonostante i suoi innovativi risvolti, specie nella presa in carico delle persone con disabilità e in particolare di quelle con disabilità intellettiva e/o relazionale e delle loro famiglie – aveva invitato le persone con disabilità e i loro genitori e familiari a presentare richiesta per la stesura del progetto individuale, ai sensi appunto dell’articolo 14 della Legge 328/00, che prevede il diritto di ogni persona con disabilità (e di chi la rappresenta) di chiedere al Comune di scrivere il proprio progetto personalizzato di vita, d’intesa con l’ASL e con i diversi soggetti sociali e istituzionali che devono agire per realizzare la piena integrazione sociale (di ciò si legga nel nostro sito cliccando qui e qui).
Oggi, sempre l’ANFFAS, dando seguito alle iniziative avviate quasi due mesi fa, mette a disposizione di tutti un prezioso documento, intitolato Progetto Individuale per la persona con disabilità (art. 14 L. 328/00): come redigerlo? Elementi imprescindibili e Linee Guida di ANFFAS ONLUS, curato dall’Area Comunicazione e Politiche Sociali dell’Associazione, principalmente grazie al contributo di Marco Faini dell’ANFFAS Brescia.
«Si tratta – spiega Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS – di un documento che tenta di fornire elementi utili e imprescindibili affinché il progetto venga redatto con la massima attenzione ai bisogni, alle aspettative e alle necessità di sostegno della persona, oltre che nel rispetto dei paradigmi culturali e scientifici di riferimento più avanzati in materia».
Da segnalare infine che è sempre in corso anche la raccolta di firme per la petizione avviata dall’ANFFAS, cui si può aderire tramite il modulo on-line, realizzato in collaborazione con il settimanale «Vita» (lo si trova cliccando qui) o con i moduli cartacei presenti presso le varie strutture dell’ANFFAS. E in tal senso va detto che, con la loro adesione, già tante persone hanno chiesto con forza l’applicazione della Legge 328/00 e non intendono fermarsi finché ciò non sarà avvenuto. (S.B.)
Suggeriamo anche la lettura – sempre nel nostro sito – dei testi intitolati: Una campagna per l’applicazione della Legge 328 (cliccare qui) e Presentiamo in massa la richiesta di progetto individuale (cliccare qui).
Per ulteriori informazioni: Area Comunicazione e Politiche Sociali dell’ANFFAS (Roberta Speziale), tel. 06 3611524, int. 15, roberta.s@anffas.net. Nel portale dell’ANFFAS c’è anche uno spazio specificamente dedicato alla campagna, raggiungibile cliccando qui.