Il recente Accordo di Fiat Mirafiori – sul quale, com’è ben noto, il 13 gennaio scorso si è pronunciata favorevolmente (seppure con margine non ampio) la maggioranza dei lavoratori – interviene anche sui permessi riconosciuti dalla Legge 104/92 ai lavoratori che assistono familiari con handicap grave e agli stessi lavoratori con disabilità grave. A tal proposito, infatti, l’Accordo stesso prevede che «saranno individuate […] le modalità per un’equilibrata gestione dei permessi retribuiti di legge e/o contratto nell’arco della settimana lavorativa» (articolo 5).
Nella sostanza l’azienda potrà limitare – invocando necessità tecnico-organizzative – i permessi lavorativi previsti dalla Legge 104/92. Il tutto per un’equilibrata (ma per chi?) gestione dei permessi. Quello che dunque oggi è un diritto soggettivo, diventerà un interesse legittimo e potrà essere negato.
Di fronte a un intervento e a una discrezionalità di dubbia legittimità – che non hanno precedenti nemmeno nei tentativi più rigidi di restrizione di quel diritto – si può sicuramente parlare di un pericoloso precedente, che impronterà i futuri rapporti sindacali e condizionerà la stessa azione degli istituti previdenziali.
Questo Accordo – almeno per le persone con disabilità – è una svolta epocale al ribasso. Oggi tocca ai lavoratori di Mirafiori, domani potrebbe toccare agli altri dipendenti privati, dopodomani a tutti i dipendenti pubblici. Non si comprende, infatti, perchè quello che è concesso a Marchionne non dovrebbe essere permesso, domani, alle altre aziende o al ministro Brunetta, nella sua funzione di responsabile della Pubblica Amministrazione.
La memoria anche in questo caso giova: quando Brunetta tentò di restringere e regolamentare i permessi della Legge 104/92, vi fu una levata di scudi bipartisan. Ora – complice la miracolistica illusione di una rinnovata produttività – a Marchionne e a Fiat viene concesso ben di più, con la benedizione della maggioranza delle sigle sindacali e di parte significativa dei nostri parlamentari (di maggioranza e opposizione). Ma mentre a Marchionne rimane aperta la minacciata possibilità di fuggire sdegnosamente in Canada, le persone con disabilità e i loro familiari – comunque – in questa Italia devono rimanere…
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