Chi segue con regolarità le nostre pagine avrà certamente notato la frequenza sempre maggiore con cui segnaliamo iniziative di accessibilità in àmbito culturale, che si parli di musei, di biblioteche, di luoghi storici o naturalistici, oltreché di cinema e di teatro. Un’accessibilità, per altro, intesa non solo come abbattimento delle barriere materiali e culturali, ma anche come possibile “porta aperta” verso l’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità. Un esempio per tutti, la storia di Carlo, giovane con disturbo dello spettro autistico, impegnato nello studio e nella valorizzazione di Procida, la propria isola natale, che lo ha recentemente premiato, e che vorrebbe diventare insegnante di storia o lavorare in un museo.
A cercare ora di fare il punto su tanto fervore presente in questo settore sarà l’incontro denominato Accessibilità e inclusione nei luoghi della cultura, promosso per la mattinata del 27 giugno a Roma (Terme di Diocleziano, Sala X, Viale De Nicola, 78, ma fruibile anche in streaming), dai Ministeri per le Disabilità e della Cultura.
«Tale evento – si legge nella presentazione – ha l’obiettivo di promuovere la più ampia fruizione dei beni culturali (musei, complessi monumentali, aree e parchi archeologici), attraverso la lettura di esperienze esistenti e la valorizzazione dei loro percorsi di inclusione. L’accessibilità dei siti e dei loro contenuti, infatti, non viene più considerata solo come un obiettivo da perseguire in base alle norme vigenti, ma come un mezzo per raggiungere importanti traguardi di inclusione sociale e lavorativa, ovvero un valore aggiunto in una prospettiva di fruizione ampliata. Una panoramica, quindi, di esperienze e progetti rivolti a tutti, con particolare riguardo a persone con disabilità intellettiva, relazionale o con difficoltà nell’interazione e comunicazione sociale (DSA-disturbi specifici dell’apprendimento)».
Prendendo dunque quale base di riferimento le Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale, prodotte a suo tempo dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, durante l’incontro del 27 giugno verranno presentati progetti e realizzazioni quali utili spunti di lavoro atti a migliorare le condizioni di accessibilità e i percorsi di inclusione.
Aperto dai saluti della ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, che interverrà sul tema Cultura, accessibilità e inclusione sociale e dagli interventi di Nazaro Pagano, presidente della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e di Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), l’evento, moderato da Daniela Orlandi, esperta nell’ambito degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro per le Disabilità sulle tematiche legate all’accessibilità universale, sarà introdotto da Massimo Osanna, direttore generale dei Musei nel Ministero della Cultura e da Antonio Caponetto, capo dipartimento per le Politiche in favore delle persone con disabilità nel Ministero per le Disabilità.
La successiva tavola rotonda, sul tema Accessibilità ai luoghi della cultura come strumento di inclusione, prevede poi la partecipazione di Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia (L’Universal Design, il ruolo dei professionisti e l’esperienza dell’Osservatorio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia) e Maria Rosaria Lo Muzio, architetto, funzionaria della Direzione Generale Musei nel Ministero della Cultura (La Direzione Generale Musei per l’accessibilità. Un grande progetto per gli istituti della cultura italiani).
Dal canto loro, Stéphane Verger, Direttore del Museo Nazionale Romano, Sara Colantonio e Carlotta Caruso, rispettivamente responsabile delle Terme di Diocleziano e assistente nelle stesse, entrambe componenti del Servizio Educativo del Museo Nazionale Romano e la seconda anche della Comunicazione Sociale, tratteranno il tema Un museo su misura: iniziative progetti e ambizioni del Museo Nazionale Romano.
E ancora, Carlo Riva, direttore dell’Associazione L’abilità di Milano, si soffermerà sul noto progetto Museo per tutti, di cui è responsabile, iniziativa di cui già più volte ci siamo occupati su queste pagine, avviata da L’abilità nel 2015, in collaborazione con la Fondazione De Agostini, per rendere accessibili alle persone con disabilità intellettive i beni culturali e paesaggistici del territorio. Una questione di sguardi. Gli occhi della persona con disabilità intellettiva incontrano l’opera d’arte: questo il titolo dell’intervento di Riva, mentre Includere voce del verbo perdonare sarà il titolo di quello proposto da Davide Rondoni, poeta e presidente del Museo di Fotografia Contemporanea di Milano Cinisello Balsamo.
Altre figure assai note ai Lettori e alle Lettrici di «Superando.it», che interverranno alla tavola rotonda di Roma, saranno Giovanni Minucci, coordinatore del programma Tulipano Art Friendly per la Cooperativa Il Tulipano di Napoli (Fruizione museale ed inclusione lavorativa nei luoghi della Cultura: il modello “Tulipano Art Friendly” Per e Con persone con autismo e/o disabilità cognitiva) e Dino Angelaccio, presidente di ITRIA (Itinerari Turistico-Religiosi Interculturali Accessibili) (Accessibilità universale e diritto alla bellezza per tutti).
Spazio infine a Marta Russo, youtuber e influencer dell’accessibilità (Arte, Cultura e Turismo in un’ottica inclusiva: mobilità, accoglienza e opportunità lavorative) e ad Antonio Giuseppe Malafarina, direttore responsabile di «Superando.it» e presidente onorario della Fondazione Mantovani Castorina di Milano, che dedicherà il proprio intervento all’Avatar robotico inclusivo, rivoluzionario strumento di cui abbiamo parlato varie volte sulle nostre pagine, ad esempio quando sbarcò al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, fino ad arrivare recentemente anche alla Camera dei Deputati, «una tecnologia – sottolinea lo stesso Malafarina – che sono convinto possa favorire la partecipazione sociale delle persone che non possono uscire di casa o faticano a farlo, come tante persone con disabilità».
A trarre le conclusioni dell’incontro sarà Daniela Orlandi. (S.B.)
L’evento del 27 giugno a Roma sarà fruibile anche in streaming tramite questo link (Passcode: 391360), oltreché dotato di sottotitolazione e di interpretariato in LIS (Lingua dei Segni Italiana).
Articoli Correlati
- Carlo, giovane con autismo che insegnerà storia o lavorerà in un museo «La mia esperienza dovrebbe insegnare che con l’autismo si possono fare tante cose, non è più un tabù o un ostacolo insormontabile. Io vorrei diventare professore di storia o lavorare…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…
- Una buona progettazione abilita, una cattiva progettazione disabilita “Good Design Enables, Bad Design Disables”, ossia “Una buona progettazione abilita, una cattiva progettazione disabilita”: così Manuela Viezzoli, dipendente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani A. Papisca dell’Università…