Un’Interrogazione alla Camera sui PEBA, i Piani di Eliminazione delle Barriere

«Nel prossimo Decreto Attuativo della Legge Delega in materia di disabilità abbiamo previsto che il costituendo Garante Nazionale per i diritti delle persone con disabilità possa intervenire rispetto all’attuazione dei PEBA»: lo ha dichiarato la ministra per le Disabilità Locatelli, rispondendo a un’Interrogazione alla Camera sui Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA). «Oltre al miglioramento normativo - ha aggiunto - è necessario però un cambio di prospettiva, progettando e immaginando qualsiasi luogo e qualsiasi evento in maniera universalmente accessibile e fruibile»
Realizzazione grafica dedicata all'accessibilità
Una realizzazione grafica dedicata all’accessibilità urbana a trecentosessanta gradi

«Il diritto alla mobilità e all’accessibilità universale sono princìpi cardine della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e devono essere garantiti al fine di consentire la piena partecipazione di tutti alla vita sociale, civile, politica»: lo ha dichiarato Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità, rispondendo all’Interrogazione n. 3-00345 presentata alla Camera (primo firmatario il deputato Luciano D’Alfonso), riguardante i PEBA (Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), e nel dettaglio intitolata esattamente Iniziative di competenza per promuovere l’adozione dei registri telematici regionali dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche.

«Nel prossimo Decreto Attuativo della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità – ha aggiunto Locatelli – abbiamo previsto che il costituendo Garante Nazionale per i diritti delle persone con disabilità possa intervenire rispetto all’attuazione dei PEBA. Il Garante, infatti, potrà proporre all’amministrazione competente un cronoprogramma e vigilare sui relativi stati di avanzamento. Di fronte ad ulteriore inerzia delle Pubbliche Amministrazioni, senza alcuna fondata motivazione, il Garante potrà anche attivare il giudizio».

«Oltre al miglioramento normativo – ha concluso la Ministra – è necessario tuttavia un cambio di prospettiva vero, concreto, diffuso che coinvolga le Istituzioni, il mondo del privato e tutti i cittadini: è necessario infatti progettare e immaginare qualsiasi luogo e qualsiasi evento che intendiamo realizzare in maniera universalmente accessibile e fruibile. È una responsabilità che appartiene a tutti». (S.B.)

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